Nel primo appuntamento della due giorni di Sky TG24, spazio a moltissimi temi: dalla guerra in Ucraina, con gli interventi dell'ex presidente Petro Poroshenko, del sindaco di Kiev Klitschko e dell’ambasciatore in Italia Melnyk. E ancora l’intervista a Vera Politkovskaja, figlia di Anna Politkovskaja, alla vincitrice del Nobel per la pace nel 2003 Shirin Ebadi e tanto altro
Si è conclusa la prima giornata di Sky TG24 Live In Firenze, l'evento che porta i temi dell'attualità nelle piazze italiane. “Trasformazioni" è la parola chiave di questa edizione. Ne abbiamo parlato, e ne parleremo ancora domani, con ospiti nazionali e internazionali, protagonisti del mondo della politica, dell'economia, della scienza, della cultura, dello spettacolo e dello sport.
In apertura è stata intervistata la giornalista russa Vera Politkovskaja, figlia di Anna Politkovskaja: “Mia madre oggi avrebbe parlato di guerra”, ha detto, aggiungendo che oggi in Russia "l'unico modo di protestare è andarsene". A seguire, la discussione sul futuro del Partito Democratico: il sindaco di Firenze Dario Nardella ha sottolineato che i problemi del Pd vanno oltre alla figura del segretario, mentre il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha imputato parte della sconfitta alla legge elettorale. L'ex ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, candidata alla segreteria del partito, ha detto che "serve un'opposizione dura alla maggioranza di destra". A seguire poi l’intervista alla ministra della Giustizia Marta Cartabia, che ha ricordato come la "durata dei processi in Italia è un problema serio" e velocizzare la giustizia può "far crescere il Pil di alcuni punti". Si è parlato anche delle autonomie differenziate, con la ministra Gelmini e i governatori di Toscana e Friuli Venezia Giulia Eugenio Giani e Massimiliano Fedriga; e poi spazio anche alla discussione sulla mobilità sostenibile, con ospiti Giorgio Moroni (AD Free To X), Marco Santucci (Ceo Jaguar Land Rover Italia), Giuseppe Ricci (Direttore Generale Energy Evolution di Eni) e Leonardo Buzzavo (Docente Università Ca' Foscari).
A Live In si è parlato anche delle imminenti elezioni di Midterm negli Stati Uniti: il giornalista Francesco Costa ha detto che "la centralità di Trump può essere un vantaggio per i democratici", mentre la scrittrice Alexandra Kleeman ha confermato come ci "sia molta polarizzazione” negli Usa.
Nel corso dell’evento c’è stato anche un intervento del sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko: “Negoziato solo se i russi vanno via dall’Ucraina”, ha detto, per poi aggiungere: “I russi hanno distrutto le nostre infrastrutture, continuate a sostenere il nostro Paese”.
Spazio poi a Sky TG24 Economia: Guido Crosetto, tra i fondatori di Fratelli d’italia, ha detto che per affrontare l’inflazione e i costi dell’energia “serve ripartire i pesi sulle spalle di chi può sopportarli”. Mentre l’ex ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto che vedrebbe bene l’attuale titolare del dicastero dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti al Mef. E poi spazio al futuro del centrodestra, su cui sono intervenuti i governatori di Lombardia e Abruzzo, Attilio Fontana e Marco Marsilio, e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
Nel primo giorno di Live In Firenze si è parlato anche del Covid-19 e dell'importanza della ricerca, con l'intervista alla professoressa Katalin Karikò, pioniera nella ricerca sull'Rna messaggero.
Spazio poi a Sky TG24 mondo, dove tra gli altri è intervenuto l'ambasciatore ucraino in Italia: "Difficile negoziare con terroristi", ha detto, parlando poi di un primo contatto tra il presidente Zelensky e Giorgia Meloni. Ospite anche la giornalista Svetlana Alexeyevna Gannushkina, fondatrice della Fondazione Memorial, premio Nobel per la pace 2022.
In chiusura della prima giornata, l’intervista alla pacifista premio Nobel per la pace nel 2003 Shirin Ebadi: “In Iran tre generazioni protestano insieme, vogliono avere un regime democratico”. Infine una serata tra musica e parole, con presenti i cantautori Manuel Agnelli, Francesca Michielin e la pianista Beatrice Rana.
Live In Firenze
- L'intervista a Vera Politkovskaja
- La discussione sul futuro del Partito Democratico
- L'intervista alla ministra Marta Cartabia
- Il nodo autonomie con Gelmini, Fedriga e Giani
- Tria: "Giorgetti bene per Mef"
- Klitschko: "Negoziati solo con i russi fuori dall'Ucraina"
- Il futuro del centrodestra secondo Fontana, Brugnaro e Marsilio
- L'ambasciatore ucraino Melnyk: "Difficile negoziare con terroristi"
Lo speciale - Live in Firenze
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Live In Firenze torna domani
L’evento di Sky TG24 riprende domani a partire dalle 9: tra gli appuntamenti, l’intervista al coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, al leader di Italia Viva Matteo Renzi e all’ex presidente della Camera Roberto Fico. Il programma completo.
Serata tra musica e parole
È terminata l’intervista a Shirin Ebadi. Adesso è il momento della serata tra musica e parole, dove sono presenti i cantautori Manuel Agnelli, Francesca Michielin e la pianista Beatrice Rana. È possibile seguirla sul canale 501 Primo Piano.
Ebadi: “Spero che i giovani possano tornare in Iran”
“Spero che le mie figlie, così come tutti i giovani costretti a lasciare il Paese, possano tornare in Iran e aiutare a ricostruirlo dopo la Repubblica Islamica”, ha detto Ebadi. “Abbiamo giovani molto validi che ora vivono all’estero, spero che per loro ci sia la possibilità di tornare: la condizione è che il regime crolli”.
Ebadi: "Non fate accordi con il regime iraniano"
Ebadi: “Non ascoltate regime terroristico dell’Iran”
“Una ragazza italiana è in carcere in Iran, sono praticamente ostaggi”, ha detto Ebadi. “Voi potete proibire ai vostri cittadini di andare in Iran, perché davvero si viene arrestati. Fate pressione alla repubblica Islamica per liberare gli ostaggi. Spero che questa ragazza sia liberata, senza che vi costringano a pagare. Non dovete ascoltare un regime terroristico”.
Ebadi: “Tre generazioni protestano insieme”
“Ci sono giovani, operai, impiegati che protestano”, ha detto Ebadi. “Ci sono nipoti che protestano a fianco dei nonni, tre generazioni diverse scendono in piazza. Si protesta per avere un governo democratico e secolare, non ci deve essere un regime ma un sistema secolare”.
Ebadi: “Occidente richiami ambasciatori dall’Iran”
Ebadi: “Non c’è un leader nelle proteste”
“La rivoluzione del ’79 ci ha fatto capire che se scegli un leader, questo può diventare un dittatore”, ha detto Ebadi. “Le proteste si generano da sé, non c’è un leader nelle proteste”. Sul tema del nucleare, ha aggiunto: “Le armi che ha Putin, come i droni usati per attaccare l’Ucraina, sono armi iraniane. Sono state gli iraniani a consegnarle, sono complici”.
Ebadi: “In Iran sembra l’inizio di una rivoluzione”
“Dopo quanto accaduto a Mahsa Amini, la rabbia della gente contro il regime è aumentata”, ha detto Ebadi. “Da 43 anni le richieste della popolazione sono ignorate. Ora vediamo le persone scendere in piazza, persone sono state uccise, altre arrestate. Sembra l’inizio di una rivoluzione”.
Shirin Ebadi a Live In
Tra poco l’intervista con la pacifista iraniana premio Nobel per la pace nel 2003
Sky TG24 Mondo è terminato
Adesso spazio al telegiornale delle 20
Melnyk: “Già primo contatto tra Zelensky e Meloni”
“Siamo grati al popolo italiano e al governo per tutto il sostegno ricevuto dall’inizio della guerra”, ha detto l’ambasciatore Melnyk. “In questi mesi i rapporti tra Ucraina e Italia sono stati molto buoni, vogliamo continuare questa cooperazione e questo dialogo. C’è già stato un contatto tra Zelensky e Meloni, che ha confermato il sostegno al nostro Paese”.
Litvinenko: “Fronte unito per i valori democratici”
“Ci sono molti dissidenti in prigione per essere contrari alla guerra”, ha ricordato Litvinenko: “Penso che questo Nobel sia una speranza per il futuro, che ci sia pace in futuro. L’Occidente oggi deve mostrare che se difende la democrazia e i diritti, non sostiene Putin. Serve un fronte unito che lotti per i valori democratici”.
Parenti: “In pericolo i nostri valori”
“Noi dobbiamo ricordare che la guerra in Ucraina sta mettendo in pericolo anche i nostri valori e il nostro futuro”, ha detto Parenti. “Per essere europei bisogna essere rispettosi dei diritti umani e dei Paesi vicini”.
Melnyk: “Grati a chi difende i diritti umani”
Gannushkina e la chiusura della sede della Fondazione Memorial
La sede della Fondazione Memorial a Mosca è stata sequestrata il giorno dell’annuncio del premio Nobel: “Ci hanno chiusi in maniera formale, hanno chiuso la sede ma nessuno ci ha mai giudicato per la nostra novità. Adesso semplicemente dobbiamo pagare un affitto, è un peccato ma non ci possiamo fare nulla”.
