Capodanno, botti nonostante il divieto. Feriti in diverse città d’Italia

Cronaca
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In molti hanno festeggiato l'arrivo del nuovo anno con petardi e fuochi d'artificio. Non si registrano vittime ma i feriti gravi sono 14. Un 40enne a Taranto ha perso una mano, mentre nell'Ascolano è rimasto gravemente ferito un giovane. A Napoli un uomo è stato colpito da un proiettile vagante. In Campania un uomo ha perso un occhio

I divieti non hanno fermato l’utilizzo di molti botti in tutta Italia, scoppiati per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Non ci sono state vittime ma si segnalano diversi feriti (124, di cui 31 ricoverati). Quelli gravi, con prognosi superiore ai 40 giorni, sono stati 14. I minori rimasti feriti sono 20. Sono state 37 le persone arrestate e 188 quelle denunciate. Sono stati sequestrati 32.501 Kg di prodotti pirotecnici e 2.381 Kg di polvere da sparo. Sono stati 558 gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 229. Il numero maggiore quest’anno in Lombardia, dove sono stati 72.

Scoppia petardo: uomo a Taranto perde una mano

Un uomo, residente al quartiere Tamburi di Taranto, ha subito gravissime lesioni alla mano destra, frantumata in più parti, per lo scoppio di un petardo difettoso che stava accendendo. L'uomo si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale Santissima Annunziata ed è stato visitato in codice rosso. Dopo le prime cure, è stato trasferito d'urgenza ambulanza al Policlinico di Bari, dove si tenta la parziale ricostruzione dell'arto.

Giovane gravemente ferito in provincia di Ascoli

Allo scoccare della mezzanotte, un giovane è rimasto ferito dai petardi che, insieme ad alcuni amici, stava facendo esplodere nella piazza di Roccafluvione (Ascoli Piceno) per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo. Il ragazzo ha riportato lesioni importanti ad entrambe le mani che vengono valutate dai sanitari del pronto soccorso dell'ospedale Mazzoni di Ascoli. Non è in pericolo di vita.

Uomo ferito a Napoli da un proiettile vagante

Nella serata del 31 dicembre, un 40enne dello Sri Lanka è stato curato all'ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli per una ferita da colpo d'arma da fuoco sulla parte sinistra del petto. L'uomo - cosciente e non in pericolo di vita - ha riferito al personale sanitario che, poco prima, dopo essere uscito dalla propria abitazione che si trova nel quartiere Montecalvario per fumare una sigaretta, ha sentito un forte rumore ed avvertito una sensazione di bruciore al petto. Si tratta probabilmente di una ferita da proiettile vagante in ricaduta al suolo.

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Nove feriti tra Napoli e provincia

È di nove feriti tra Napoli e provincia, lo stesso numero dell'anno scorso quando si era registrato un forte calo rispetto agli anni precedenti, il bilancio della notte di Capodanno. Secondo i dati diffusi dalla Questura, quattro feriti si sono verificati a Napoli e cinque in provincia. La più grave delle persone ricoverate si trova al Cardarelli: si tratta di una 53enne ferita agli occhi dall'esplosione dei fuochi. È di quattordici feriti in totale il bilancio complessivo della notte di Capodanno in Campania. Dati in netta flessione rispetto a quelli degli anni scorsi.

Gli altri ferimenti 

A Bassano del Grappa un 25enne ha subìto l’amputazione della mano, così come un 32enne a Lecce e un 40enne a Bari. Diversi incidenti in Puglia, a Biella, a Bergamo, a Cagliari e a Sondrio hanno provocato ferite con conseguenti perdita di dita per alcune persone.

Botti a Roma e Milano

Molti botti di fine anno nella serata di S. Silvestro a Milano, nonostante i divieti, ma nessun incidente grave. I festeggiamenti con i fuochi artificiali si sono concentrati nei quartieri periferici. A Roma, invece, sono stati lanciati dei petardi sui passeggeri della Metro B e sui passanti all'ingresso della fermata Colosseo. Assembramenti in Largo Gaetana Agnesi. Per questo alle 22.30 pattuglie della polizia locale hanno interdetto l'area.

Tav, botti contro cantiere Val Susa

Fuochi artificiali sono stati lanciati da un gruppo di attivisti No Tav, in Val di Susa, verso il cantiere della nuova ferrovia Torino-Lione presidiato dalle forze dell'ordine. Un incendio si è sviluppato tra i boschi ed è stato spento da un idrante della polizia. Per disperdere i dimostranti sono stati utilizzati dei lacrimogeni. Dieci attivisti No Tav sono stati identificati dalla Digos tra quelli che hanno preso parte alla dimostrazione. Per tutti, secondo le prime notizie, si profila una denuncia per procurato incendio boschivo.

I botti illegali sequestrati dai carabinieri nella provincia di Roma, 1 gennaio 2013 
ANSA/CC COMANDO PROVINCIALE DI ROMA

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