I tamponi effettuati sono 267.570. In aumento ricoveri (+162) e terapie intensive (+29). Allarme degli anestesisti italiani: "Le terapie intensive rischiano di intasarsi in un mese". Il ministro Speranza: "Possibile fare terza dose del vaccino dopo 5 mesi". Le regioni al governo: "Premiare i vaccinati con meno restrizioni"
Vaccino: aggiornamento Italia, 93,49 mln somministrazioni
Sono 93.494.935 le dosi di vaccino somministrate in Italia, il 93,5% del totale di quelle consegnate, pari finora a 99.954.043 (nel dettaglio 71.327.408 Pfizer/BioNTech, 15.235.940 Moderna, 11.544.591 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.846.104 Janssen). E' quanto si legge nel report del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle 6:14 di oggi. Sono state somministrate 667.449 dosi addizionali pari al 74,54% della popolazione potenzialmente oggetto di tali somministrazioni ed effettuati 3.280.887 richiami (booster) al 63,94% della popolazione potenzialmente oggetto di dose booster che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi. Le persone che hanno avuto almeno una prima dose sono 46.985.040, l'86,99% della popolazione over 12, quelle che hanno completato il ciclo vaccinale 45.685.863, pari all'84,59% della popolazione over 12.
Tamponi molecolari e antigenici: come funzionano, differenze e affidabilità
Con la crescita dei casi di coronavirus e l’ipotesi di rendere più stringenti le regole per ottenere un Green pass, torna il dibattito sull’affidabilità dei tamponi antigenici rispetto ai molecolari. Il consulente del ministero della Salute Ricciardi: "Con un minimo del 30% di falsi negativi, rischiano di aumentare i contagi".
Covid, si torna a discutere di obbligo vaccinale: chi è pro e chi è contro tra i politici
Tra le misure per contenere la quarta ondata si discute anche dell'obbligo di immunizzazione. L'idea però spacca la maggioranza e le Regioni. Dal governatore del Veneto Zaia che non vuole costringere i cittadini a vaccinarsi, al ministro degli Esteri Luigi Di Maio che dice di seguire gli esperti, fino ai sindacati e a Confindustria compatti sulla necessità dell'obbligatorietà: ecco tutte le posizioni.
Australia, da dicembre riapre a studenti e lavoratori
L'Australia ha annunciato oggi che accoglierà di nuovo studenti stranieri, lavoratori qualificati e titolari di visto per vacanza-lavoro a partire dal prossimo mese, allentando alcune delle restrizioni Covid piu' dure al mondo. Venti mesi dopo che l'Australia ha chiuso i suoi confini, alcuni titolari di visto, oltre ai cittadini giapponesi e sudcoreani, potranno dunque entrare nel territorio dal 1 dicembre. "L'Australia sta riaprendo al mondo", ha detto il ministro degli Interni, Karen Andrews, nel dare la notizia, aggiungendo che si tratta di "un altro passo avanti per l'Australia". I cittadini australiani, i titolari di visto e i cittadini di Giappone, Corea del Sud e Singapore potranno ora recarsi nel Paese solo con un test Covid-19 negativo prima della partenza se sono vaccinati. Tuttavia, alcuni stati australiani richiedono ancora una quarantena all'ingresso.
Covid, ecco le categorie per cui si pensa all'obbligo vaccinale: dalla Pa alla scuola
L'ipotesi di rendere il vaccino obbligatorio è sul tavolo: si pensa di applicarlo alle professioni che sono a maggior contatto con il pubblico. La proposta però spacca la maggioranza. Nel frattempo il governo continua a lavorare a nuove regole per contenere la quarta ondata, dal green pass alla terza dose.
Ponte dell'Immacolata: dai viaggi alle piste da sci, cosa si può fare e cosa no
Non si sa ancora quale sarà la situazione pandemica l’8 dicembre: a causa dell’aumento dei contagi è possibile che più di una Regione sarà in zona gialla o arancione. Il cambio colore fa tornare le restrizioni, quindi è importante ripassare le regole per le diverse zone prima di organizzare il weekend di festa.
Terza dose vaccino Covid, ipotesi booster dopo 5 mesi invece di 6: il punto
Da lunedì si partirà con la somministrazione delle terze dosi per gli over 40, anticipando di dieci giorni la data inizialmente prevista. Tra gli scenari per combattere la quarta ondata c’è quello di ridurre di un mese il periodo tra il completamento del ciclo vaccinale primario e la dose booster, così che anche i giovani possano immunizzarsi.