Addio a Gino Strada, Draghi: "Sempre dalla parte degli ultimi". Cordoglio di Mattarella

Cronaca

Numerosi gli omaggi al fondatore di Emergency scomparso all'età di 73 anni. Il presidente della Repubblica: "Portava vita dove la guerra voleva morte". Per il ministro della Salute Speranza "la sua lezione più importante" è stata "difendere la dignità dell'uomo sempre". Letta (Pd): "Italia più povera". Il leader del M5s Conte: "Perdita inestimabile". Salvini (Lega): "Italia perde uomo di valore"

Si moltiplicano i messaggi di cordoglio del mondo della politica per la morte di Gino Strada, fondatore di Emergency, scomparso oggi all’età di 73 anni (LA FOTOSTORIA). Dal premier Mario Draghi al ministro della Salute Roberto Speranza, dai leader dei partiti al presidente del Parlamento europeo David Sassoli, così è stata omaggiata la figura del chirurgo, attivista e filantropo (LA STORIA DI EMERGENCY).

Mattarella: portò vita dove guerra voleva morte

"Gino Strada ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte", ha scritto in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Ha invocato le ragioni dell'umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone. La sua testimonianza, resa sino alla fine della sua vita, ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l'altruismo, espressi, in maniera talvolta ruvida ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alle conseguenze dei conflitti che insanguinano il mondo".

Draghi: "Sempre dalla parte degli ultimi"

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha appreso con tristezza della morte di Gino Strada: "Ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. Emergency, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo".

Letta: “Da oggi l’Italia è più povera”

“Da oggi l'Italia è più povera”, scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. "Difendere l'uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai”, sottolinea il ministro della Salute Roberto Speranza sempre su Twitter. “La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta Emergency. Gli fa eco il senatore Pietro Grasso (LeU): "Mentre i talebani avanzano in Afghanistan arriva la triste notizia della morte di Gino Strada. Ha fondato Emergency per curare le ferite e le vittime di tutte le guerre, ha tenuto alto il nome dell'Italia nel mondo e non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà nel nostro Paese e all'estero. Un abbraccio affettuoso e commosso a Cecilia e a tutti coloro che lavorano o fanno volontariato per Emergency”.

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Addio a Gino Strada, una vita per gli ultimi. LA FOTOSTORIA

Il cordoglio del M5s e della Lega

"Una vita dedicata agli altri, e soprattutto ai più fragili e vulnerabili. Un esempio costante, concreto di autentica solidarietà e rara umanità. Una perdita inestimabile. Ciao Gino": sono le parole del leader del M5s, Giuseppe Conte. Su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio scrive: "Gino Strada, persona stimata in tutto il mondo, aveva qualità esemplari. Appassionato, generoso, competente, con Emergency ha messo tutto se stesso in un progetto che ha salvato vite e veicolato tanta solidarietà. Anche accettando una delle sue ultime sfide, in Calabria, ha dimostrato il suo valore e il ruolo prezioso che persone come lui hanno per il Paese. Riposa in pace Gino, quello che hai costruito resterà per sempre un modello” . Il leader della Lega Matteo Salvini ha invece detto: "Con la morte di Gino Strada l'Italia perde un uomo di valore. La diversità delle idee politiche lascia spazio al cordoglio ed alla preghiera".

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Ue, gli omaggi di Sassoli e Gentiloni

"Addio Gino Strada, maestro di umanità". Su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, pubblica una foto del fondatore di Emergency impegnato nel prestare le cure a un bambino. L'immagine è accompagnata da una citazione dello stesso Strada: "Se un qualsiasi essere umano sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di una persona è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi". Si unisce al cordoglio anche il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni: "Gino Strada, una vita esemplare. Di amore e di lotta. Una grande eredità".

Sala: “A giugno avevo celebrato il suo matrimonio”

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha ricordato su Instagram il fondatore di Emergency raccontando che “in giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano". Scrive Sala: "Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. "Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai". Cordoglio anche dal governatore lombardo Attilio Fontana: "Regione Lombardia esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai cari di Gino Strada. Il suo lavoro e il suo impegno nel sociale non verranno mai dimenticati".

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L’omaggio della Federazione dei medici

Strada viene omaggiato anche dal presidente della Fnomceo, la Federazione degli ordini dei medici, Filippo Anelli: “Cordoglio per l'improvvisa scomparsa del collega Gino Strada. Di lui ricorderemo la generosità, la passione e la competenza con cui ha difeso, sempre e dovunque, la dignità di tutti gli uomini, senza discriminazione alcuna. Ci lascia grande lezione su diritti umani": così commenta la notizia della morte del fondatore di Emergency. "Vogliamo ricordarlo - aggiunge - con una delle sue frasi più celebri: 'Se i diritti non sono per tutti si chiamano privilegi'”.

Foto dell'archivio di EMERGENCY relativa all' attività della Onlus all'ambulatorio di  Polistena (Reggio Calabria)  in un palazzo confiscato alla 'ndrangheta, ora polo culturale contro le mafie. La foto non è di quest'anno , ragion per cui nessuno indossa la mascherina o altri PPE. ANSA/EMERGENcY ONG ONLUS

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