Secondo l'ultimo report, il rapporto positivi-tamponi è al 4,8%. Salgono le terapie intensive (+11), scendono i ricoveri ordinari (-78). Speranza: "Aumenta l'incidenza delle varianti, in particolare quella inglese. Prossimo Dpcm sarà valido dal 6 marzo al 6 aprile". Draghi lavora a un decreto e cerca la quadra tra aperture e rigore. Il Cts raccomanda prudenza: si teme una terza ondata, soprattutto in Lombardia. Catena (ospedale Sacco) a Sky TG24: "Da ricoveri dati preoccupanti".
Speranza: la presenza delle varianti condizionerà l'epidemia, in particolare quella inglese è in forte crescita
Speranza: con le misure attualmente in vigore Rt verso aumento
Speranza: l'rt pari a 0,99 secondo l'ultimo rilevamento
Speranza: terapie intensive in 5 regioni sopra la soglia critica
Speranza: non è ancora possibile tracciare i contagi con i numeri attuali
Speranza: si confermano segnali di incremento dell'incidenza epidemiologica in Italia
Speranza: mantenere approccio di grande prudenza, il nostro tasso di incidenza è migliore di altri dati europei
Speranza: legare le misure di contenimento ai parametri regionali
Speranza: non si può affrontare il virus in maniera diversa dalle altre nazioni europee
Speranza: la maggior parte delle nazioni europee continua con le misure di contenimento stringenti
Speranza: siamo a 2,5 milioni di persone che hanno perso la vita
Speranza: è ancora forte la circolazione del virus, si fanno avanti le varianti
Speranza: non possiamo assolutamente abbassare la guardia, non ci sono le condizioni per abbassare le misure di contrasto
Speranza: prima indicazione è riconfermare un messaggio di fiducia
Lotta al Covid, Speranza: trasmettere messaggio di coesione nazionale
Lotta al virus, Speranza: il tempo non è una variabile indipendente
Speranza: solo lavoro di tutti può farci vincere la sfida col virus
Speranza: per le norme confronto con tutte le forze politiche, con regioni e con enti locali
Covid, le comunicazioni di Speranza sulle nuove norme
Vaccino, fonte Ue: obbligo condivisione brevetti se serve
La strada scelta dall'Unione europea nella produzione di vaccini "e' quella della cooperazione e non degli obblighi", in particolare per aumentare i siti produttivi in Ue, ma "qualora non dovesse funzionare, ci sono degli strumenti stabiliti dai Trattati, come l'articolo 122" che permette, in caso di gravi difficolta' nell'approvvigionamento di determinati prodotti, di intervenire anche con obblighi o divieti. Lo ha dichiarato un alto funzionario Ue in vista del summit di domani tra i leader europei. "La produzione di vaccini e' un processo estremamente difficoltoso e cambiare la catena di approvvigionamento e' molto complicato", ha chiarito fonte Ue, che non esclude l'attivazione dell'articolo che assegna maggiori poteri a Bruxelles e agli Stati membri.