Covid, Arcuri: "Chi l'ha avuto non sarà tra i primi a vaccinarsi"

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Il commissario per l'emergenza ha delineato la procedura per l'avvio delle vaccinazioni. "I migranti hanno diritti uguali ai cittadini italiani. Sarebbe molto importante che tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, possano essere sottoposte alla vaccinazione", ha detto

"Sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune. Per chi lo ha avuto, il periodo di immunità si concluderà e quindi sarà ragionevole che siano vaccinati anche loro. Ma non saranno i primi e neppure i secondi". Lo ha detto, in merito al piano vaccini in Italia, il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri alla trasmissione Mezz'ora in Più. "I migranti hanno diritti uguali a quelli dei cittadini italiani. Sarebbe molto importante che tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, possano essere sottoposte alla vaccinazione", ha aggiunto. Entro settembre, ha inoltre spiegato Arcuri, tutti i cittadini saranno probabilmente vaccinati (AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - SPECIALE).

Prime vaccinazioni in 300 ospedali

Delineando la procedura per l'avvio delle vaccinazioni, Arcuri ha spiegato che "per il vaccino anti-Covid della Pfizer, che va conservato a -80 gradi, i primi 300 punti in cui ci si potrà vaccinare saranno 300 presidi ospedalieri". Da lì, ha aggiunto, "il vaccino si muoverà, con l'aiuto dell'esercito, verso le Rsa, dove verranno vaccinati personale e ospiti". Sul Natale, il commissario all'emergenza ricorda che sarà "di responsabilità, sacrificio e di speranza perché un po' di luce alla fine del tunnel si comincia a vedere". Il vaccino andrà conservato, distribuito e somministrato con il massimo livello possibile di sicurezza scientifica e fisica. "Sarà un bene molto prezioso. Insieme ai ministri Guerini e Speranza - ha detto Arcuri - abbiamo deciso che l'hub sarà l'aeroporto di Pratica di Mare. Ha una dimensione che non ha pari in Europa e da Pratica di Mare possono partire aerei, elicotteri e mezzi su gomma che trasporteranno le dosi nei 1.500 punti di somministrazione".

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Tutti i cittadini vaccinati entro settembre 2021

Riguardo alla validità dei vaccini, il commissario ha affermato che quelli "approvati da Ema e da Aifa saranno efficaci ed efficienti per definizione", ed entro "settembre 2021 avremo la possibilità di vaccinare tutti gli italiani". Arcuri si è poi detto fiducioso che in Italia le prime vaccinazioni inizieranno "nell'ultima parte di gennaio". Se gli istituti di certificazione europei e italiani forniranno le autorizzazioni dei vaccini arrivati alla fase di sperimentazione, è possibile che "da gennaio fino a marzo del 2022 arrivino 202 milioni di dosi di vaccino", ha aggiunto. All'Italia spetterebbe il 13,5% delle dosi che le case produttrici forniranno, e ogni persona riceverà due dosi. "Potremmo vaccinare" ipoteticamente "fino a 101 milioni di italiani. Se le date verranno rispettate, nel terzo trimestre del 2021, ossia entro settembre, avremo la possibilità di vaccinare tutti gli italiani perché avremo dosi sufficienti", ha assicurato.

BEIJING, CHINA - SEPTEMBER 05:  A booth displaying China's Sinovac Biotech Ltd. shows a COVID-19 vaccine candidate during the 2020 China International Fair for Trade in Services (CIFTIS) at Beijing Olympic Park on September 5, 2020 in Beijing, China. As China recovers from the COVID-19 epidemic, about 2,000 Chinese and foreign enterprises will participate and showcase their newest technology in public health and digital technology in the China International Fair for Trade in Services.  (Photo by Lintao Zhang/Getty Images)

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"Lanceremo chiamata per 20mila tra infermieri e medici per aiuto"

L'unico motivo per cui il piano vaccini potrebbe non andare a buon fine è se gli enti preposti non autorizzeranno "una quantità di imprese sufficiente a mettere tutta la popolazione del mondo che lo vorrà nelle condizioni di essere vaccinata. Se ci saranno i vaccini faremo in modo che tutti gli italiani potranno vaccinarsi, nei tempi e nei modi che saranno consentiti". Sempre riguardo al piano, Arcuri ha spiegato che si sta realizzando "una grande campagna identitaria" che darà "il senso di come tutti stiamo uscendo da una grande tragedia". Si sta poi lavorando a un "sistema informativo molto evoluto che garantirà la tracciabilità dei vaccini. Stiamo anche per lanciare una chiamata per 20mila italiani professionalizzati, tra infermieri e medici, che possano aiutarci nella campagna di vaccinazione", ha concluso.

Giornata del vaccino antinfluenzale per il personale dell'Ospedale San Giovanni, Roma, 7 ottobre 2020.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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