Il tasso di positività sale all'11,3%. Calano i ricoverati in regime ordinario (-572) e i pazienti in terapia intensiva (-30). Da domenica Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Emilia-Romagna, Marche e Puglia passano in zona gialla, mentre Campania, Valle d'Aosta, Toscana e Alto Adige saranno arancioni. Il monitoraggio Iss: "Epidemia migliora ma incidenza troppo alta. Rt scende a 0.91". Secondo il rapporto Censis, "quasi l'80% degli italiani si dice a favore della stretta in vista delle festività"
Covid Toscana, 1.071 nuovi casi e 42 decessi
Sono 1.071 i positivi in più rispetto a ieri, su un totale, da inizio epidemia, pari a 106.875 unità. I nuovi casi sono l'1% in più rispetto al totale del giorno precedente. L'età media dei 1.071 casi odierni e' di 48 anni circa (il 13% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 32% tra 40 e 59 anni, il 22% tra 60 e 79 anni, il 10% ha 80 anni
o più). I guariti crescono del 4,7% e raggiungono quota 70.798 (66,2% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.620.101, 14.074 in piu' rispetto a ieri, di cui il 7,6% positivo. Sono invece 4.152 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 25,8% e' risultato positivo. A questi si aggiungono i 4.313 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 33.279, -6,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.681 (58 in meno rispetto a ieri), di cui 263 in terapia intensiva (9 in meno). Oggi si registrano 42 nuovi decessi: 23 uomini e 19 donne con un'eta' media di 80 anni.
o più). I guariti crescono del 4,7% e raggiungono quota 70.798 (66,2% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.620.101, 14.074 in piu' rispetto a ieri, di cui il 7,6% positivo. Sono invece 4.152 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 25,8% e' risultato positivo. A questi si aggiungono i 4.313 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 33.279, -6,1% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.681 (58 in meno rispetto a ieri), di cui 263 in terapia intensiva (9 in meno). Oggi si registrano 42 nuovi decessi: 23 uomini e 19 donne con un'eta' media di 80 anni.
Covid, Bankitalia: 30% famiglie con con mutuo in difficoltà
Quasi il 30 per cento dei nuclei familiari che hanno un mutuo per l'abitazione di residenza e oltre il 40 per cento degli affittuari si è trovata in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo o dell'affitto. Lo rileva Bankitalia nella seconda edizione dell'Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane, realizzata tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, aggiungendo che il 30 per cento delle famiglie ha dichiarato di non disporre di risorse finanziarie liquide sufficienti a far fronte alle spese essenziali nemmeno per un mese in assenza di altre entrate.
Vaccino, fondatore BioNTech ora tra i 500 più ricchi al mondo
Ugur Sahin, il tedesco di origini turche che ha co-fondato al BioNTech ha raggiunto un altro traguardo: da ieri è tra i 500 uomini più ricchi al mondo. Lo riporta Bloomberg. Le azioni di Biontech, che ha creato con Pfizer il primo vaccino contro il Covid-19, già approvato dalla Gran Bretagna, sono aumentate di quasi l'8% questa settimana e di oltre il 250% quest'anno. Sahin è ora la 493esima persona più ricca del pianeta con un patrimonio netto di 5,1 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index.
Covid Usa, Fda: vaccino a 20 mln americani entro la fine dell'anno
La Fda, la Food and drug Administration statunitense, prevede di vaccinare 20 milioni di persone contro il Covid-19 entro la fine dell'anno: lo ha detto il commissario Stephen Hahn parlando con l'agenzia Reuters della prossima campagna vaccinale.
Covid Firenze, Nardella: 3200 test a studenti medie, solo 3 positivi
"Abbiamo effettuato 3200 test rapidi in tutti i ragazzi della prima media a Firenze: ad oggi abbiamo riscontrato tre casi positivi tra gli studenti" in scuole e classi differenti, "e un positivo nel personale amministrativo. Si tratta di un numero estremamente ridotto, conferma che il contagio non parte dalle scuole. Il modello di Firenze è stato raccolto da tutti i sindaci metropolitani tanto che abbiamo proposto al Governo di replicare i test rapidi nelle scuole superiori a gennaio anche quando si ritornerà in classe per il 75%, auspicando che si arrivi gradualmente al 100%". Lo ha detto il sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella, in merito ai risultati dei test rapidi per il Covid fatti fino ad ora nelle scuole medie della città grazie anche all'investimento di Fondazione Cr Firenze.
Ricciardi: per fare ricerca servono leader,squadra e giovani
Se l'Italia è ai primi posti di produttività nella ricerca, nonostante i pochissimi fondi che le vengono sempre destinati dalla politica, è grazie ad una "minoranza straordinaria fatta di leader, che si assumono la responsabilità del cambiamento, scomodo per la maggior parte delle persone". A dirlo Walter Ricciardi, professore ordinario d'Igiene e Medicina Preventiva all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, durante il webinar "Ricerca scientifica d'eccellenza: prospettive e sfide per un futuro senza Sla".Sulla ricerca in Italia, continua Ricciardi, "scontiamo un atteggiamento che ha avuto inizio da Alcide De Gasperi, che disse che la ricerca era un lusso che non potevamo permetterci, quando si parlava della ricostruzione del Paese. Da allora la ricerca è stata vissuta come un lusso, un hobby o un capriccio universitario". Fortunamente, nota Ricciardi, esistono le associazioni di pazienti e di ricercatori.
Covid, Bankitalia: sostegno reddito per 1 famiglia su 3
Gli effetti dell'epidemia sulla situazione economica familiare sono stati attenuati dal ricorso alle misure di sostegno al reddito: circa un terzo delle famiglie ha percepito almeno una forma di supporto tra marzo e agosto; tale quota superava il 60 per cento per i lavoratori autonomi e il 40 per cento per i disoccupati. Lo rileva Bankitalia nella seconda edizione dell'Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane, realizzata tra la fine di agosto e l'inizio di settembre.
Covid Usa, Uber chiede vaccini prioritari per operatori
Uber Technologies ha chiesto ai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) di designare i suoi autisti di autovetture e i suoi fattorini come lavoratori essenziali con diritto alla distribuzione precoce del vaccino contro il Covid-19. La società, in una lettera al Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione dei Cdc, ha affermato che i suoi autisti forniscono servizi di trasporto per i lavoratori essenziali e consentono alle persone di rimanere a casa al sicuro ordinando cibo e altri generi di prima necessità. "L'accesso anticipato a un vaccino aiuterebbe i conducenti e le persone che effettuano le consegne a continuare a svolgere il loro ruolo essenziale riducendo al contempo il rischio che possano inavvertitamente contrarre, o eventualmente trasmettere, il virus", afferma la lettera, firmata dal capo degli affari federali di Uber, Danielle Burr.
Covid, Fiepet: aprire ristoranti e bar con protocolli sicurezza
Riaprire completamente l'attività di ristoranti e bar, fornendo protocolli di sicurezza adeguati a garantire consumatori e lavoratori. A chiederlo è Fiepet, l'associazione dei pubblici esercizi Confesercenti. "Dopo tanti giorni di chiusura - scrive il Presidente Giancarlo Banchieri nel documento politico - il comparto rischia seriamente di non sopravvivere. Le imprese chiedono solo di poter fare il proprio lavoro, nella sicurezza di tutti. Secondo le nostre stime, nel 2020 il fatturato delle imprese registrerà una riduzione di 30 miliardi di euro. Un colpo che mette a rischio 120mila posti di lavoro". Nel documento, Fiepet chiede anche l'introduzione di una fiscalità di vantaggio a favore delle imprese che hanno avuto una contrazione del volume d'affari 2020 rispetto al 2019 superiore al 50%; la decontribuzione e l'estensione della cassa in deroga per tutti i dipendenti in forza all'azienda; credito d'imposta per gli affitti e stop agli sfratti per tutto il 2021; la moratoria per tutto il 2021 di mutui e finanziamenti per imprese e persone fisiche".
Covid, un nuovo antivirale potrebbe bloccarne la trasmissione
Un nuovo farmaco antivirale potrebbe interrompere la trasmissione del virus Sars-Cov-2 che causa la Covid-19. A dirlo è uno studio della Georgia State University, che in un lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Nature Microbiology hanno individuato (su test condotti sui furetti) questa capacità nel farmaco Mk-4482/Eidd-2801 o Molnupiravir. "Questa è la prima dimostrazione di un farmaco disponibile per via orale in grado di bloccare rapidamente la trasmissione di Sars-CoV-2", ha detto Richard Plemper, docente che ha condotto lo studio. Secondo gli studiosi, il trattamento potrebbe avere potenzialmente un beneficio triplo: inibirebbe il progresso dei pazienti verso una malattia grave, abbrevierebbe la fase infettiva per alleviare il costo emotivo e socioeconomico dell'isolamento prolungato del paziente e ridurrebbe rapidamente le epidemie locali.
Covid Russia, a Mosca 5mila prenotazioni in 5 ore per il vaccino
"Il complicato processo di vaccinazione contro il Covid è iniziato. Nelle prime cinque ore, 5 mila persone si sono iscritte per poter essere vaccinate: insegnanti, medici, assistenti sociali, coloro che oggi rischiano soprattutto la loro salute e la loro vita". Lo ha scritto il sindaco di Mosca Serghei Sobyanin sul suo sito. Da domani nella capitale russa partirà la vaccinazione di massa contro il coronavirus, limitatamente ad alcune categorie specifiche, per l'appunto insegnanti, operatori sanitari e assistenti sociali.
Covid, per Sicindustria lavoratori "sequestrati" e paralisi imprese
L'ultima emergenza da Covid-19 è nelle imprese alla paralisi. Con il personale "sotto sequestro" a casa per la quarantena, in attesa di tampone, e la prospettiva di un vortice di contenziosi con l'Inps. E' la denuncia di Sicindustria, che ha fotografato una situazione di tilt nelle attività produttive. La pandemia nella sua seconda ondata sta producendo conseguenze devastanti sul piano dell'organizzazione aziendale sui fatturati e sulla produttività delle aziende per due ragioni principali: i ritardi nei tamponi e il vuoto normativo sul trattamento della quarantena e dell'isolamento, in
caso di infortunio o di malattia. Il caso piu' frequente che si verifica nelle imprese. I
lavoratori, dopo un tampone antigenico positivo, restano mediamente da 7 a 10 giorni in attesa del tampone molecolare dell'Usca. Dalla data del tampone comincia l'isolamento del lavoratore e la quarantena degli altri dipendenti che vi sono entrati in contatto stretto. Altro ritardo: quello alla fine della quarantena o dell'isolamento.
caso di infortunio o di malattia. Il caso piu' frequente che si verifica nelle imprese. I
lavoratori, dopo un tampone antigenico positivo, restano mediamente da 7 a 10 giorni in attesa del tampone molecolare dell'Usca. Dalla data del tampone comincia l'isolamento del lavoratore e la quarantena degli altri dipendenti che vi sono entrati in contatto stretto. Altro ritardo: quello alla fine della quarantena o dell'isolamento.
Zampa, circolare per visite in strutture persone disabili
Il Comitato Tecnico Scientifico "ha approvato una Circolare che regola l'accesso dei familiari delle persone con disturbi mentali, disabilità fisiche, psichiche e sensoriali nelle strutture residenziali loro dedicate. Un documento, dunque, che riconosce il diritto alle relazioni affettive senza mettere in discussione la sicurezza e la salute". Lo rende noto la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. "Nell'attuale fase emergenziale, al fine di preservare il benessere psicosociale di ospiti e familiari, occorre assicurare che le visite siano effettuate e che avvengano in sicurezza".
Italia Viva: "Non impedire tampone dopo arrivo in Italia"
"Il nuovo Dpcm dispone che a partire dal 10 dicembre non sarà più possibile per i cittadini in arrivo da Francia, Spagna, Regno Unito, Belgio, Olanda e altri Paesi della categoria C presentare un tampone, molecolare o antigenico, con esito negativo effettuato nelle 48 ore successive all'ingresso in Italia ma solo nelle 48 antecedenti alla partenza. In molti di questi Paesi è infatti molto complesso e costoso fare un tampone, specie a così poche ore dalla partenza, mentre molti nostri concittadini avevano già acquistato biglietti aerei e organizzato la loro visita da tempo. Considero poi eccessiva una quarantena lunga per arrivi tra 21 dicembre e 6 gennaio, forse era più gestibile prevedere l'esecuzione di un tampone con una quarantena breve di cinque giorni. Mi auguro pertanto che questa disposizione venga modificata permettendo ai nostri connazionali di potersi sottoporre in Italia anche entro poche ore dal loro arrivo". Lo dichiara Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto nella Circoscrizione Estero-Europa.
Veneto, Zaia: "Spero ravvedimento Governo su stop tra Comuni"
"A Natale siamo tutti più buoni e quindi spero dal goverrno un ravvedimento del provvedimento sullo stop di movimento tra i Comuni nelle date del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia il quale sottolinea che ci sono "ancora giorni davanti" per poter mettere mano al Dpcm. "In Veneto è a fianco del Governo. Noi non vogliamo essere dall'altra parte della barricata, ma dobbiamo trovare soluzione. Facciamo passare qualche giorno e penso che ci sarà pur qualche incontro prima delle festività. Abbiamo quindi margine per provare a convincere il governo a modificare il provvedimento, se vogliono".
Zaia: "Su Dpcm spero governo abbia ravvedimento"
In merito al divieto di uscita dai confini comunali inserito nel Dpcm per i giorni del 25, 26 dicembre e primo gennaio secondo il governatore del Veneto Luca Zaia "non c'e' alcuna ratio sostenibile". "Mi fa piacere che il Cts abbia detto lo stesse cose - ha spiegato parlando nel corso di un punto stampa - Spero ci sia un ravvedimento da parte del governo perché non ha alcun supporto scientifico applicare una regola ad una comune piccolo di poche centinaia di abitanti e ad un altro con le dimensioni di uno Stato o del doppio di una Regione".
Basilicata: contagi stabili, netto calo ricoveri
In Basilicata si mantiene stabile - ma comunque in netta riduzione rispetto alla scorsa settimana - la quota giornaliera di contagi da coronavirus e oggi la task force regionale segnala un netto calo del numero ricoverati, da 185 a 168, e delle terapie intensive, da 24 a 20. Nel bollettino di aggiornamento, sono stati inoltre registrati tre decessi, che fanno salire a 158 il totale delle vittime lucane. Nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 1.701 tamponi, dei quali 158 sono risultati positivi, ma di questi solo 139 riguardano persone residenti in regione. Ieri i positivi erano stati 142 su 1.700 test. Sono state registrate anche 100 guarigioni (2.056 dall'inizio della pandemia) Il numero degli attualmente positivi è ora di 6.243 (ieri era 6.207). Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, in Basilicata sono stati analizzati 158.358 tamponi, 147.800 dei quali sono risultati negativi.
Umbria, 168 nuovi positivi e quattro decessi
Sono stati 168 i nuovi positivi al Covid individuati in Umbria l'ultimo giorno, 24.684 dall'inizio della pandemia. Emerge dai dati aggiornati sul sito della Regione che segnala anche 503 guariti, 17.817, e quattro nuovi morti 444. Gli attualmente positivi sono 6.423, 339 in meno di ieri. I tamponi analizzati sono stati 3.354 con un tasso di positività del cinque per cento. I ricoverati in ospedale sono 385, 14 in meno di ieri, 57 dei quali (più tre) in terapia intensiva.
Di Maio: "Bisogna rilanciare industria sanitaria in Ue"
"Negli ultimi dieci-quindici anni l'Europa, tutto il Continente, ha abdicato alla produzione di prodotti sanitari. E ora dobbiamo riprendere, ne abbiamo già discusso tra i ministeri degli Esteri". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo al panel "Shared prosperity and migration" ai Med Dialogues 2020.
Milano, al Pat tutti negativi i tamponi degli ospiti Rsa
Tutti negativi i tamponi effettuati agli ospiti delle Rsa del Pio Albergo Trivulzio nella settimana dal 24 al 30 novembre. A fornire il quadro della situazione nella storica residenza per anziani, è il virologo Fabrizio Pregliasco, supervisore scientifico del Pio Albergo Trivulzio di Milano, insieme alla dottoressa Barbara Caimi, durante una conferenza stampa tenuta davanti al Pat. Nel dettaglio, i tamponi complessivi sono stati 548, così divisi: 329 agli ospiti del Pat, tutti negativi, e 43 nelle cure intermedie dove sono stati riscontrati 2 casi debolmente positivi e ancora registrati sul portale della Centrale Unica Regionale in attesa di trasferimento presso strutture autorizzate al ricovero di pazienti Covid+.