Pirateria, operazione internazionale: sequestrati oltre 5500 siti, sanzionati gli utenti

Cronaca

Alberto Giuffrè

L'operazione ha interessato diciannove Paesi all'estero. Sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro nei confronti di un’organizzazione criminale. Siti e canali Telegram oscurati trasmettevano illegalmente contenuti protetti, con abbonamenti che venivano pagati anche con criptovalute. Identificati anche coloro che usufruivano del servizio illegale e che subiranno pesanti sanzioni

Una delle più grandi operazioni antipirateria mai condotte in Italia. Che colpisce tutta la piramide criminale: dal vertice, gestito da un’organizzazione ben strutturata, alla base fatta dagli utenti finali che acquistano abbonamenti per vedere illegalmente partite, film e serie tv. La tempesta perfetta, questo il nome dell’operazione della Guardia di Finanza in sinergia con la Polizia di Stato e coordinata dalla procura di Napoli, ha riguardato tutta Italia e diciannove paesi nel resto del mondo. 

Sequestrati per oltre 10 milioni di euro

Oltre 5500 tra siti streaming e canali Telegram sono stati oscurati. Beni per oltre 10 milioni sono stati sequestrati all’organizzazione criminale che vendeva abbonamenti illeciti che, in alcuni casi, venivano pagati anche con criptovalute. Una persona è stata arrestata mentre, ventitré sono gli indagati - quindici dei quali percepivano il reddito di cittadinanza -. Centinaia di perquisizioni sono state fatte in tutta Italia e all’estero. “Il danno che viene stimato da questo fenomeno illecito è di circa 6000 posti di lavoro persi all’anno", ha detto Gian Luca Berruti tenente colonnello della Guardia Finanza: "Un qualcosa che vede la Finanza impegnata non solo nell’ambito della repressione ma a tutela dell’economia sana”.

Identificati gli utenti finali

Per le indagini è stato utilizzato anche un software di Intelligenza Artificiale per l’analisi dei Big Data. Risorse che, oltre a permettere di individuare ogni membro dell’associazione, hanno anche consentito di identificare l’intera rete dei rivenditori operanti in Italia. Nonché l’elenco completo dei dati identificativi degli utenti finali che subiranno pesanti sanzioni. Nei giorni scorsi, a chi stava guardando contenuti pirata, è comparso infatti un messaggio della Guardia di Finanza che avvisava della raccolta dei dati: "Non solo gli utenti rischiano ma sono individuati", ha spiegato in conferenza stampa il sostituto procuratore Valeria Sico: "Abbiamo traccia di tutti gli indirizzi ip. Abbiamo cristallizzato i dati di tutti coloro che ricevevano il segnale. Sono già individuati, sono già responsabili”. 

Oltre settecento siti web e 300 piattaforme Iptv pirata per la trasmissione di contenuti a pagamento sono stati oscurati dalla Guardia di Finanza. Secondo quanto si apprende da fonti inquirenti, l'attività rientra nell'ambito di una maxi indagine del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche delle Fiamme Gialle coordinata dalla procura di Napoli.
ANSA/GUARDIA DI FINANZA
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