Scuola, concorso straordinario dal 22 ottobre. Pd: "Rinviare". Azzolina: "Si farà"

Cronaca
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Le selezioni proseguiranno fino al 9 novembre con i concorsi ordinari per infanzia, primaria e secondarie di primo e secondo grado. La prova è singola e si svolge al computer. Previste le consuete misure anti-Covid. Il Pd ha chiesto di rinviare a ridosso delle vacanze di Natale. Gissi (Cisl): su concorso insensibilità e ideologia. Ma il ministro dell'Istruzione garantisce che la prova si farà: il 29 settembre "escono le date in Gazzetta Ufficiale"

La data ora è ufficiale: i concorsi nella scuola partiranno il 22 ottobre con la prova scritta della selezione straordinaria per i docenti precari delle medie e delle superiori con almeno tre anni di servizio. La disponibilità è di 32mila posti. Secondo quanto emerso dopo l'incontro tra ministero e sindacati, le prove proseguiranno fino al 9 novembre con, nell’ordine: i concorsi ordinari per infanzia/ primaria e quelli per le secondarie di I/II grado, per un totale di altre 46mila cattedre complessive. Le domande inoltrate al Ministero dell'Istruzione sono oltre 64mila. La data del concorso andrà in Gazzetta Ufficiale domani, 29 settembre. Ma proprio sulle tempistiche interviene il Pd, con Camilla Sgambato, responsabile scuola del partito, che spiega: fare ora il concorso "significa stressare le scuole, che verranno private di molti docenti, i quali andranno a sostenere le prove. Avremmo preferito farlo a ridosso delle vacanze di Natale" (LO SPECIALE DI SKY TG24 SULLA SCUOLA).  Critico sulle tempistiche anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che parla di "assurdità". Mentre il M5s respinge al mittente la proposta di un rinvio. E il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina garantisce: "Il concorso si farà".

La modalità

La prova, singola, si svolge al computer e dura 150 minuti. I candidati devono rispondere a cinque quesiti a risposta aperta mirati ad accertare le competenze disciplinari e didattiche, più un sesto quesito per la comprensione della lingua inglese. Per superare la prova, distinta per classe di concorso e tipologia di posto, occorre superare il punteggio minimo di 56/80.

Le misure anti-Covid

All’interno dei locali in cui si terrà la prova saranno previste le consuete misure per prevenire il contagio da coronavirus: distanziamento, mascherine, controllo della temperatura all’ingresso. Chi ha febbre superiore a 37,5 o sintomatologia respiratoria non potrà accedere, così come i docenti in quarantena. Al momento non sarebbe prevista nessuna prova suppletiva, come è accaduto in università per i test di Medicina.

Prima campanella per gli studenti dei Licei Minghetti e Sabin e dell'Istituto di istruzione superiore Pier Crescenzi Pacinotti Sirani che, con curiosità, hanno preso posto negli spazi che l'architetto Mario Cucinella ha ideato creando una 'scuola città' per 1.600 giovani, che così posso riprendere le lezioni in sicurezza, nei padiglioni della fiera di Bologna, 14 settembre 2020.  ANSA / Sara Ferrari

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Cisl Scuola: su concorso insensibilità e ideologia

Critiche sulla scelta sono arrivate anche dalla Cisl Scuola. Il segretario Maddalena Gissi ha fatto sapere che "emerge l'interesse del ministero di andare avanti con obiettivi fissati in tempi normali, considerando la condizione attuale come fosse ordinaria. Le problematiche a cui ancora si assiste in questi giorni nelle scuole ci mette in condizioni di valutare l'altissimo livello di insensibilità che vediamo realizzato con questi proclami".  "Fare un concorso non significa coprire le classi, neppure per il prossimo anno. Ironia della sorte è che chiunque non supererà il concorso, anche per mancanza di preparazione, lo ritroveremo in cattedra i prossimi anni: sono talmente tanti i posti vacanti che  così sarà anche perchè il corpo insegnante ha un'età media elevata". Il concorso ordinario, che ha avuto 500 mila domande di partecipazione, "necessiterà di un esercito di commissari", e nel frattempo "si saranno liberati ulteriori posti nella scuola. I suggerimenti che avevamo dato per rivedere il reclutamento con sistematicità si sono scontrati con i veti ideologici: è arrivato il momento di pensare alla scuola", ha concluso.

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