Autostrade Liguria, ancora traffico e code fino a 11 km. Toti: “Ostaggio di governo-Aspi”

Cronaca
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Proseguono i rallentamenti causati dai cantieri per la messa in sicurezza delle gallerie. Il presidente della Regione: “Il Mit non ha risposto alle nostre lettere”. La ministra De Micheli: "Si sono accumulati pesanti e profondi ritardi nei controlli e nelle manutenzioni". Federlogistica-Conftrasporto avverte: "Situazione destinata a durare per settimane”

Continuano i disagi sulle autostrade della Liguria a causa dei cantieri aperti per la messa in sicurezza delle gallerie. Oggi, in mattinata, le code in alcuni punti hanno superato i 10 chilometri e anche il traffico di Genova ne ha risentito. "La Liguria non può restare ostaggio di una guerra tra governo e Aspi che dura dal giorno dopo il crollo del ponte Morandi", attacca il presidente della Regione Giovanni Toti. La ministra del Trasporti Paola De Micheli replica: Toti "fa campagna elettorale. Stasera, prima del Consiglio dei ministri, prenderò una decisione sui controlli della rete autostradale in Liguria”. Mentre Federlogistica-Conftrasporto avverte: "La gravissima situazione della viabilità in Liguria è destinata purtroppo a durare per settimane”.

Code fino a 11 chilometri sulla A12

Sulla A26 si sono registrati 10 chilometri di coda tra Masone e il bivio A26/A10 in direzione di Genova Voltri, mentre sulla A12 il traffico è tornato scorrevole dopo che stamattina aveva toccato gli 11 chilometri di incolonnamenti. Sulla A7 2 chilometri di coda tra Genova Bolzaneto e Busalla, mentre sulla A19 coda di un chilometro tra il bivio A10/A26 Trafori e Arenzano in direzione Ventimiglia.

Lunghe code e traffico paralizzato  dovuto al prolungamento inatteso della chiusura del tratto della A10 tra l'allacciamento con la A26 e Arenzano, in direzione Savona, per completare le ispezioni in galleria Borgonovo.a Genova.3 luglio 2020. ANSA/Simone Arveda

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Toti: “Il Mit non ha risposto alle nostre lettere”

"Insisto nel dire che trent'anni non si recuperano in due giorni, qualcuno si deve mettere lì e fare una classifica del rischio" dei lavori da fare nelle autostrade liguri, commenta Toti sollecitando Mit e Aspi. Sulla revisione del piano di cantieri in corso nella rete autostradale ligure "non solo non ho avuto rassicurazioni, non ho avuto neanche risposte, cosa che sfiora la rottura della leale collaborazione istituzionale che vige in base alla nostra Costituzione tra enti di carattere diverso - sottolinea Toti - Il Mit non ha risposto alle nostre lettere e per la verità non ha ottemperato a un'ordinanza regionale, il che costituisce anche un reato".

De Micheli: "Controlli a vista e tecnologie non sufficienti"

"La Liguria ha più della metà delle gallerie presenti in tutto il sistema della viabilità italiana e nel tempo si sono accumulati pesanti e profondi ritardi nei controlli e nelle manutenzioni", dice la De Micheli che replica a Toti: “Non mi sembra di aver sentito grandi proclami nei cinque anni precedenti da parte di chi ora - compatibilmente con la situazione elettorale - si lamenta. Ci siamo noi adesso e ci assumiamo questa responsabilità".

Auto incolonnate nel tratto bolognese dell'autostrada A14 in direzione sud, Bologna, 11 agosto 2018. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

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Conftrasporto: scongiurare la fuga dai porti liguri

Secondo Federlogistica-Conftrasporto, “l’imperativo ora è scongiurare la 'fuga' del traffico merci e passeggeri dai porti liguri, a vantaggio degli scali stranieri". "Il sistema portuale ligure rappresenta quasi il 50% del traffico container di destinazione finale, motore indispensabile per le attività di export delle imprese del nord ed è il primo sistema portuale per il crocierismo, settore che deve essere messo subito in condizione di ripartire", avverte il presidente della Federazione della logistica, Luigi Merlo. "Negli ultimi 20 anni i tre porti liguri sono cresciuti tantissimo mentre la viabilità non solo non è accresciuta, ma è peggiorata", afferma il presidente di Federlogistica-Conftrasporto, sostenendo che la gestione passata di Autostrade per l'Italia è stata "inadeguata". Federlogistica indica la necessità di scelte mirate: "Per evitare che i porti nord europei aggrediscano ancor di più i nostri mercati occorrono risposte immediate che possono arrivare dal potenziamento del servizio ferroviario con riduzione di costi per tracce e manovre ferroviarie, dall'ampliamento delle fasce orarie per ingesso notturno e mattutino nei porti, dall'incremento della digitalizzazione e l'utilizzo di app a favore dell'autotrasporto e della logistica", dichiara Merlo.

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