Coronavirus, Borrelli: “Ipotesi riconversione strutture per la produzione di mascherine”

Cronaca

Alle 18 del 14 marzo sono 17.750 i positivi al Covid-19 in Italia, 2.795 in più rispetto a ieri. I nuovi guariti sono 527 (1.966 in totale), mentre le vittime registrate nelle ultime 24 ore sono 175 (1.441 dall'inizio dell'emergenza). Il commissario: "Basta polemiche"

Tra le ipotesi in corso di valutazione da parte del governo italiano e del nuovo commissario per l’emergenza Domenico Arcuri per far fronte all'epidemia di coronavirus c’è quella di “individuare strutture che possano essere riconvertite per la produzione” di mascherine e altri Dpi, i Dispositivi di protezione individuale. Lo ha detto il commissario e capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nel corso della quotidiana conferenza stampa per fare il punto sulla diffusione del Covid-19 in Italia (AGGIORNAMENTILO SPECIALE). Intanto, alle 18 del 14 marzo sono 17.750 i positivi al Covid-19 in Italia, 2.795 in più rispetto a ieri. I nuovi guariti sono 527 (1.966 in totale), mentre le vittime registrate nelle ultime 24 ore sono 175 (1.441 dall'inizio dell'emergenza).

"Italia non ha produzione nazionale di mascherine"

“Purtroppo l'Italia non ha attualmente una produzione nazionale di mascherine e Dpi, perché in passato è stata considerata di basso margine per gli operatori economici”, ha spiegato Borrelli. A questo problema si aggiunge “la chiusura delle frontiere all’esportazione” da Paesi come India, Russia e Romania da cui il nostro si riforniva. Tutto questo, ha detto il commissario, rende “molto faticoso il lavoro di recupero delle mascherine”, non solo per l’Italia ma anche a livello internazionale. (MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO - LE MISURE DEL GOVERNO)

Fabbisogno mensile di 90 milioni di mascherine

Il fabbisogno su base mensile di mascherine è, per il nostro Paese, di circa 90 milioni di unità, come ha spiegato il capo della Protezione civile. “Abbiamo stipulato contratti per oltre 55 milioni di mascherine - ha aggiunto -. A oggi ne sono state consegnate più di 5 milioni, e abbiamo anche registrato 20 milioni di mascherine che avevamo contrattualizzato e che per vari motivi non sono arrivate”. Borrelli ha poi accennato alla polemica sollevata da alcune Regioni, Lombardia in primis, sulla presunta non idoneità delle mascherine inviate dalla Protezione civile alle strutture sanitarie regionali: “Sono polemiche destituite di ogni fondamento, mi auguro che da parte di tutte le istituzioni ci possa essere coesione - ha detto Borrelli -. Siamo di fronte a una grande pandemia, dobbiamo lavorare tutti insieme senza polemiche”.

Morti, guariti e malati al 14 marzo

Secondo i numeri aggiornati alle 18 del 14 marzo diffusi da Borrelli nel quotidiano briefing sono 17.750 le persone attualmente positive al coronavirus in Italia, 2.795 in più di ieri, 13 marzo, con un incremento pari al 18,6%. Il numero complessivo dei contagiati, comprese le vittime e i guariti, ha raggiunto quota 21.157. I nuovi decessi registrati tra il 13 e il 14 marzo sono 175 (+13,8%, tra gli incrementi più bassi degli ultimi giorni), che portano il totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza a quota 1.441. Le persone guarite sono invece 1.966, 527 in più di ieri (+36,7%). I tamponi eseguiti sono 109.170, oltre 74mila dei quali tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

In terapia intensiva 190 nuovi pazienti

Sempre secondo i dati diffusi dalla Protezione civile, al momento le persone positive al Covid-19 ricoverate in terapia intensiva sono 1.518, 190 in più rispetto a ieri. Dei 17.750 malati complessivi attuali, 8.372 sono quelli ricoverati con sintomi e 7.860 sono quelli in isolamento domiciliare. In Lombardia, la Regione dove il numero dei contagi è maggiore e il cui sistema sanitario è più in sofferenza, sono stati allestiti a oggi 898 posti in terapia intensiva per pazienti positivi al coronavirus, come ha fatto sapere l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera. 

I contagiati Regione per Regione

Dai dati della Protezione civile emerge che le persone attualmente affette da Covid-19 in Italia sono:
9.059 in Lombardia (1.327 in più del 13 marzo)
2.349 in Emilia Romagna (+338)
1.775 in Veneto (+322)
814 in Piemonte (+20)
863 nelle Marche (+165)
614 in Toscana (+159)
320 nel Lazio (+78)
243 in Campania (+30)
384 in Liguria (+80)
271 in Friuli Venezia Giulia (+35)
150 in Sicilia (+24)
156 in Puglia (+35)
199 in Trentino (+42)
106 in Abruzzo (+23)
103 in Umbria (+30)
17 in Molise (nessun incremento da ieri)
47 in Sardegna (+4)
41 in Valle d'Aosta (+14)
59 in Calabria (+22)
170 in Alto Adige (+47)
10 in Basilicata (nessun incremento da ieri)

Quanto alle vittime, se ne registrano:
966 in Lombardia (76 in più del 13 marzo)
241 in Emilia Romagna (+40)
55 in Veneto (+13)
59 in Piemonte (+13)
36 nelle Marche (+9)
6 in Toscana (+1)
27 in Liguria (+10)
6 in Campania (+4)
13 Lazio (+2)
13 in Friuli Venezia Giulia (+3)
8 in Puglia (+3)
3 in provincia di Bolzano (+1)
2 in Sicilia
2 in Abruzzo
uno in Umbria
uno in Valle d'Aosta
2 in Trentino

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