Coronavirus, il governo: vietato entrare e uscire dai Comuni focolaio. Stop a gite e sport

Cronaca

Le zone in cui ci sono contagiati diventeranno off limits e saranno presidiate da forze di polizia, sospesi tutti gli eventi in luogo pubblico, comprese le partite di serie A di calcio, chiusi negozi e scuole. Multe e sanzioni penali per non rispetta le regole

Vietato entrare e uscire nei Comuni focolaio del Coronavirus (AGGIORNAMENTI) che saranno presidiati dalle forze di polizia e se necessario anche dai militari. Sospese le gite, ma anche tutti gli eventi in luogo pubblico o privato, tra cui quelli sportivi - partite di serie A di calcio comprese -, prevista la quarantena con sorveglianza attiva. Sono alcune delle misure previste dal decreto del governo "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019", approvato al termine della lunga riunione nella sede della Protezione Civile (250 PERSONE IN ISOLAMENTO NEL LODIGIANO - LE FOTO DI CODOGNO DESERTA - E DI CASTIGLIONE D'ADDA - IL MONITO DELLA REGIONE LOMBARDIA - ITALIANI ALLA CECCHIGNOLA LASCIANO QUARANTENA - I CONSIGLI DEL MINISTERO DELLA SALUTE SUI SOCIAL - TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE).

Le misure del governo contro il Coronavirus

Tra le misure, oltre all'isolamento delle zone focolaio, sono inclusi la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale; la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.

Multe e sanzioni penali per chi viola le regole

Le misure riguardano al momento i dieci comuni del Lodigiano individuati già nei giorni scorsi, dove vivono oltre 50mila persone, e l'area di Vo' Euganeo, in provincia di Padova. Ma come si farà a far rispettare il divieto? Il decreto prevede che siano le forze di polizia a garantire "l'esecuzione delle misure" e, "ove occorra", si potrà ricorrere anche all'utilizzo dei militari. "Il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito ai sensi dell'articolo 650 del codice penale", che prevede una multa e l'arresto fino a 3 mesi. Misure pesantissime, dunque, che potranno essere estese anche ad altre aree nel caso fosse necessario.

Conte: "Decreto per tutelare la salute degli italiani"

"Abbiamo adottato un decreto per tutelare la salute degli italiani, che è quella che ci sta più a cuore e che nella gerarchia dei valori costituzionali è al primo posto" ha detto il premier Giuseppe Conte ripetendo più volte che gli italiani "devono avere fiducia" della politica e delle istituzioni scientifiche, che stanno facendo tutto il possibile."Dobbiamo essere flessibili anche perché non è detto che le misure prese oggi siano utili domani" ha ammesso il premier.

No a sospensione di Schenghen

Non ci sarà, invece, la sospensione di Schengen, come aveva chiesto Matteo Salvini quando il governo ha informato l'opposizione delle misure che sarebbero state prese. "Adotteremo sempre misure nel segno dell'adeguatezza e della proporzionalità. Ora non ci sono i presupposti per chiedere la sospensione della libera circolazione delle persone. E' una misura draconiana e sproporzionata rispetto alla necessità di contenere contagio. E poi cosa vogliamo fare dell'Italia un lazzaretto? Non ci sono le condizioni", ha detto chiaramente Conte rivendicando come il governo intero si assume "la piena responsabilità politica" delle scelte fatte.

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