Inchiesta immobili del Vaticano, perquisizioni e sequestri a casa di Monsignor Perlasca

Cronaca

La sala stampa della Santa Sede ha reso noto che "è stato eseguito il sequestro di documenti ed apparati informatici presso l'Ufficio" e l'abitazione del Capo Ufficio Amministrativo della Prima Sezione della Segreteria di Stato

Sono stati eseguite perquisizioni e sequestri nell'Ufficio e in casa di Monsignor Alberto Perlasca, nell'ambito dell'inchiesta sugli investimenti finanziari e nel settore imobiliare della Segreteria di Stato del Vaticano. La notizia è stata diffusa con una nota direttamente dalla sala stampa della Santa Sede. "Nell'ambito di una perquisizione ordinata dal Promotore di Giustizia - si legge nel testo - è stato eseguito il sequestro di documenti ed apparati informatici presso l'Ufficio e la casa e di Mons. Alberto Perlasca, già Capo Ufficio Amministrativo della Prima Sezione della Segreteria di Stato". Nell'ottobre scorso, nell'ambito dell'inchiesta, erano stati indagati e sospesi cinque dipendenti della Santa Sede.

Proseguono gli accertamenti

Il provvedimento è stato disposto dal Promotore di giustizia, Gian Piero Milano, e dall'aggiunto Alessandro Diddi. La perquisizione e il sequestro fanno seguito, come spiegato dalla sala stampa della Santa Sede, "pur nel rispetto del principio della presunzione di innocenza, a quanto emerso dai primi interrogatori dei funzionari indagati e a suo tempo sospesi dal servizio". "L'Ufficio del Promotore e il Corpo della Gendarmeria - conclude la nota - proseguono negli accertamenti di carattere amministrativo-contabile e nelle attività di cooperazione con le Autorità investigative straniere". 

Monsignor Perlasca è il sesto indagato

Monsignor Perlasca, comasco di 59 anni, dal luglio 2019 Promotore di Giustizia sostituto presso il Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, è diventato il sesto indagato dell’inchiesta volta a verificare la sussistenza di ipotesi di reati quali il peculato, l’abuso di autorità e la corruzione. Sempre nella nota si legge che l’attività istruttoria potrebbe concludersi prima dell’estate.

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