Roma, bufera sulla scuola che mappa gli studenti in base al ceto sociale

Cronaca

L’istituto aveva pubblicato una presentazione che distingueva tra le sue sedi: in una "i ragazzi dell'alta borghesia" coi figli "di colf e badanti che lavorano per le loro famiglie", nell'altra gli alunni "di estrazione medio-bassa". La difesa: "Nessuna discriminazione"

Bufera sull’istituto di Via Trionfale di Roma: sul sito della scuola è stata pubblicata una presentazione - poi rimossa - che distingueva le diverse sedi in base al rango socio-economico dei propri alunni: in un plesso della scuola in via Vallombrosa ci studiano i ragazzi "dell'alta borghesia" assieme ai figli "di colf e badanti che lavorano per le loro famiglie” - era scritto -, mentre nella sede che si trova "nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario" alunni di "estrazione sociale medio-bassa". A dare notizia della “dettagliata” descrizione presente sul sito dell'Istituto Comprensivo è stato per primo Leggo.it. Dopo le polemiche, la pagina è stata cambiata. Nessun intento discriminatorio ma una "mera descrizione socio economica del territorio”, si difende il Consiglio di Istituto dell’Ic, sottolineando comunque di avere proceduto ad "una modifica perché siano rimosse le definizioni interpretate in maniera discriminatoria”. (LO SPECIALE SCUOLA DI SKY TG24)

Associazione nazionale presidi: “Forme di categorizzazioni superficiali e inutili”

A prendere subito le distanze l'Associazione dei presidi. "La scuola è un luogo educativo ed inclusivo, no a forme di categorizzazioni superficiali e inutili" sottolinea Mario Rusconi, presidente dell'ANP-Lazio spiegando: "La scuola non può evidenziare eventuali differenziazioni socio-culturali degli alunni iscritti poiché, tra l'altro, oltre a dare una cattiva rappresentazione di sé stessa agli occhi di chi legge corre anche il rischio di originare idee o forme classiste”.

Azzolina: "Istituto motivi la scelta"

"La scuola dovrebbe sempre operare per favorire l’inclusione - ha dichiarato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina -. Descrivere e pubblicare la propria popolazione scolastica per censo non ha senso. Mi auguro che l'istituto romano di cui si racconta oggi su leggo.it possa dare motivate ragioni di questa scelta. Che comunque non condivido".

Consiglio di Istituto: "Mera descrizione socio-economica del territorio"

Il consiglio di Istituto della scuola difende però la presentazione poi cambiata. ”I dati riportati nella presentazione della scuola, composta da 4 distinti plessi, collocati in diversi contesti socio- culturali, sono da leggere come mera descrizione socio-economica del territorio, secondo le indicazioni del MIUR per la redazione del POF -spiega in una nota - L'istituto scolastico non ha mai posto in essere condotte discriminatorie nella ripartizione degli alunni nei diversi plessi o nelle diverse classi". "Infatti, è importante chiarire che al momento dell'iscrizione dei propri figli, sono i genitori a scegliere uno dei 4 plessi scolastici dell'istituto IC via Trionfale sulla base dei criteri della residenza e/o del luogo di lavoro -prosegue la nota- in ogni caso, si ritiene opportuno procedere ad una modifica del POF perché siano rimosse le definizioni interpretate in maniera discriminatoria e perché si possano descrivere compiutamente i percorsi formativi e inclusivi realmente applicati e portati avanti dalla scuola e dalle famiglie dell'IC Via Trionfale". "La scuola, infatti, attua costantemente e quotidianamente, attraverso l'istituzione scolastica, attraverso il lavoro dei docenti e attraverso la collaborazione delle famiglie, le migliori e più opportune pratiche per l'inclusione e la rimozione di qualunque discriminazione", conclude il consiglio di Istituto.

Cronaca: i più letti