Euronics-Galimberti, il tribunale dichiara l'insolvenza

Cronaca

La catena conta 11 punti vendita tra Lombardia e Veneto ed è gravata da oltre 82 milioni di debiti. Nominato un commissario straordinario, ora 30 giorni per tentare l'amministrazione straordinaria

Il Tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato "insolvente" la Euronics-Galimberti, catena di negozi a marchio Euronics, che conta 11 punti vendita tra Lombardia e Veneto ed è da oltre 40 anni punto di riferimento nel nord Italia per l'elettronica e gli elettrodomestici. Nominato un commissario straordinario, che avrà 30 giorni di tempo per elaborare una relazione da presentare al giudice, illustrando le cause dello stato di insolvenza e soprattutto indicando con una valutazione motivata l'eventuale sussistenza di concrete prospettive di recupero dell'equilibrio economico delle attività imprenditoriali. Se queste emergeranno, il tribunale potrà dichiarare aperta la procedura di amministrazione straordinaria. La strada indicata dal giudice è quella di cercare di salvare la catena di negozi, gravata da debiti per oltre 82 milioni di euro, anche se questi finora non sono stati ripianati. 

I posti di lavoro 

A settembre il Tribunale aveva dato l'ok al piano di consolidamento dell'azienda che aveva offerto garanzie, tra cui la vendita di un immobile, per circa 9 milioni di euro. Poi i creditori avevano dato parere negativo e quindi era stata fissata una nuova udienza davanti al giudice. "Abbiamo paura per il nostro futuro - erano state le parole di alcune lavoratrici fuori dal Tribunale - non sappiamo se terremo il nostro posto di lavoro, Galimberti non ha dato nessuna garanzia. Abbiamo il negozio vuoto, non abbiamo niente da vendere". E ancora: "La situazione è avvilente, ma chiediamo di avere ancora un lavoro. Lottiamo per la nostra dignità". Oggi fonti della Filcams Cgil ribadiscono l'auspicio che si salvaguardi "la tenuta occupazionale" e sperano in "un interessamento da parte di nuovi imprenditori o del Mise". 

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