Ex Ilva, attesa per la decisione del Riesame sul ricorso allo stop dell'altoforno 2

Cronaca

I giudici si devono esprimere sulla richiesta dei legali dei commissari straordinari Ilva di fermare l'iter che prevede per il 7 gennaio lo spegnimento dell'impianto. Secondo gli avvocati occorre altro tempo per la messa in sicurezza chiesta dal custode giudiziario

C’è attesa, dopo l’udienza di oggi, per il verdetto del Tribunale del Riesame sullo spegnimento dell’altoforno 2 dello stabilimento dell’ex Ilva di Taranto, sequestrato a giugno 2015 nell'ambito dell'inchiesta sulla morte dell'operaio Francesco Morricella. I giudici devono esprimersi entro il 7 gennaio prossimo per salvare l'altoforno, ma il responso del Riesame è in realtà atteso molto prima, forse già nelle prossime ore, secondo quanto apprende Agi da fonti vicine all'amministrazione straordinaria dell’ex Ilva.

Il 7 gennaio previsto lo stop all'impianto

Dal 7 gennaio è previsto l’avvio delle operazioni cruciali di fermata dell'impianto così come da cronoprogramma stabilito dal custode giudiziario Barbara Valenzano. L'impianto è stato sequestrato e dissequestrato più volte nel corso dell'inchiesta sulla morte dell'operaio Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente.

I legali: occorre altro tempo per la messa in sicurezza

I commissari straordinari, tramite i legali Angelo Loreto e Filippo Dinacci, alla vigilia dell'udienza hanno depositato una memoria integrativa ribadendo che occorre altro tempo per ottemperare alle prescrizioni del custode giudiziario Barbara Valenzano per la messa in sicurezza dell’impianto, e che è stato sottoscritto un contratto con la ditta Paul Wurth per 11,5 milioni di euro - un terzo già versati come anticipo - per installare alcune attrezzature.

Il ricorso dell'amministrazione straordinaria Ilva

Il Riesame si deve esprimere in merito al ricorso con il quale gli avvocati dei commissari straordinari Ilva hanno impugnato il no del giudice Francesco Maccagnano alla proroga chiesta dalla società per gli ulteriori lavori di messa in sicurezza. Il verdetto sarà emesso un dispositivo col quale il collegio dei giudici dirà se ha accolto o respinto il ricorso di Ilva. Il deposito delle motivazioni avverrà invece successivamente.

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