Bari, gestiva bar dell'ospedale evadendo il fisco e prendeva il reddito di cittadinanza

Cronaca

L’esercizio commerciale si trovava nel nosocomio di Grumo Appula. Il gestore non ha mai versato le imposte né pagato le bollette. La Gdf ha segnalato anche 19 funzionari: non hanno mai segnalato gli illeciti del bar

Un bar all’interno di un ospedale a Grumo Appula, nel Barese, era completamente sconosciuto al Fisco e non ha neanche mai pagato l'affitto del locale. La scoperta è avvenuta durante un controllo di routine sugli scontrini: il titolare dell’attività, che percepiva il reddito di cittadinanza, è stato denunciato. La Guardia di Finanza di Bari e Bitonto ha segnalato alla Procura regionale della Corte dei Conti anche 19 tra funzionari e dirigenti pubblici.

Le verifiche dei finanzieri

Dopo aver verificato l'assenza del misuratore fiscale all'interno del bar, la Guardia di Finanza ha avviato una ricerca e il titolare è risultato "evasore totale". L'uomo dal 2014 non aveva presentato alcuna dichiarazione fiscale, sottraendo alla tassazione oltre 250mila euro. Ora è stato denunciato alla Procura per occultamento e distruzione di documenti contabili e segnalato all'Inps per la revoca del reddito di cittadinanza e il recupero delle somme già percepite.

Il bar gestito dal 1985

Il gestore del bar, titolare di una ditta individuale, esercitava quell'attività dal 1985 e, oltre alle tasse non pagate, non avrebbe neanche mai versato all'Asl di Bari i canoni di locazione e le spese di energia elettrica e acqua, per un importo stimato in 80mila euro secondo il "Contratto di concessione" che prevedeva l'installazione, mai realizzata, dei contatori di acqua ed elettricità. In assenza dei contatori, il gestore avrebbe usato a "costo zero" luce e acqua che venivano invece pagate dall'ente pubblico.

Segnalati 19 funzionari

I 19 funzionari sono stati segnalati perché non avrebbero mai intrapreso alcuna azione legale per contrastare gli illeciti del gestore del bar o per recuperare gli importi dovuti. Sono accusati di grave condotta omissiva che ha causato danni alle casse dell'ente pubblico e ingiusto vantaggio patrimoniale per l'imprenditore.

Asl attiva per ripristinare la legalità

Intanto l'Asl di Bari, in una nota, ha fatto sapere di essersi "già attivata per ripristinare la legalità e recuperare le somme dovute" dal gestore del bar abusivo, dopo una segnalazione anonima del giugno scorso. "C'era stata una segnalazione anonima agli organi competenti e alla stessa Asl - si legge nel testo - la quale immediatamente aveva fatto partire i controlli interni, che hanno determinato il conferimento all'avvocatura interna dell'incarico per il recupero delle somme dovute". "La Asl si è impegnata a fondo per garantire l'affidamento dei bar con procedura di gara pubblica in tutte le strutture aziendali - prosegue la nota - iter concluso il 14 marzo 2018, riportando l'intera vicenda sui binari della trasparenza e della legalità, compreso Grumo. In quest'ultimo caso il servizio andrà a regime non appena il nuovo assegnatario, peraltro già individuato, ne entrerà in possesso".

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