Delitto di Garlasco, legale di Alberto Stasi: “Nuovi accertamenti tecnici lo scagionano”

Cronaca

Per Laura Panciroli, l’avvocato che ha sostituito gli 'storici' difensori dell'uomo, i nuovi elementi portano a escludere la presenza di Stasi sul luogo dell'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007. Al momento Stasi sta scontando 16 anni di carcere

Due nuovi accertamenti tecnici scagionerebbero Alberto Stasi, l’uomo che sta scontando 16 anni di carcere per il delitto di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007 (UN CASO LUNGO 10 ANNI - LE TAPPE). A rivelarlo è Laura Panciroli, l’avvocato che ha sostituito gli 'storici' difensori di Stasi. Per il legale, i due nuovi accertamenti, "non difensivi ma oggettivi e terzi, portano ad escludere la presenza di Alberto Stasi sul luogo dell'omicidio".

"Nuovi elementi danno spallata a tesi responsabilità di Stasi"

Le dichiarazioni del nuovo difensore sono arrivate dopo il servizio de 'Le Iene' nel quale l'ingegner Roberto Porta e il dottor Alberto Miatello hanno svolto degli accertamenti tecnici per dimostrare proprio l'incompatibilità della presenza di Stasi a casa delle fidanzata Chiara, nel momento in cui sarebbe avvenuta l'aggressione. "In un quadro probatorio già traballante", spiega Panciroli parlando con l'Agi, "questi nuovi elementi, uniti agli altri su cui stavamo già lavorando, danno una decisa spallata alla tesi della responsabilità di Stasi per la tragica morte di Chiara Poggi". 

Accertamenti sul percorso fra le case di Stasi e Poggi

I nuovi accertamenti si basano su alcune simulazioni da cui si evincerebbe che da casa della ragazza occorrono tra i 6 e i 7 minuti in bici per raggiungere l'abitazione di Stasi. Una tempistica, questa, ritenuta incompatibile con il racconto fatto invece da una vicina di casa e ritenuto attendibile dalle sentenze. Alberto Stasi è stato assolto in primo e secondo grado, ma è poi stato condannato a 16 anni dopo che la Cassazione aveva imposto un appello-bis.

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