Morto Mario Sossi, l'ex magistrato sequestrato dalle Brigate rosse nel 1974 per un mese

Cronaca

Aveva 87 anni ed era stato pubblico ministero a Genova nel processo al Gruppo XXII Ottobre, organizzazione della sinistra extraparlamentare. Dopo essere andato in pensione nel 2006, si era candidato con Alleanza nazionale nel 2008 e con Forza nuova nel 2009

L'ex magistrato e politico Mario Sossi è morto oggi 6 dicembre a Genova, aveva 87 anni. Sossi è stato pubblico ministero nel processo al Gruppo XXII Ottobre, organizzazione della sinistra extraparlamentare. Nel 1974 venne tenuto sotto sequestro dalle Brigate rosse per oltre un mese.

Chi era Mario Sossi

Sossi era nato a Imperia il 6 febbraio nel 1932. Era entrato in magistratura nel 1957. In pensione dal 2006, nel 2008 si era candidato per il consiglio comunale di Genova con Alleanza Nazionale, senza venir eletto. Nel 2009 si era candidato invece alle europee da indipendente nella lista di Forza Nuova. Sossi, sposato e vedovo di Grazia, lascia due figlie, Gabriella e Tiziana.

Il sequestro firmato Brigate rosse

Il nome di Sossi resta legato al sequestro firmato dalle Brigate rosse. Il magistrato finì nelle mani dei brigatisti il 18 aprile 1974 appena sceso dall'autobus a Genova. Venne caricato su un'auto guidata da Alberto Franceschini e seguita da Mara Cagol, una ventina in totale i componenti che parteciparono al rapimento. Sossi venne quindi sottoposto a un 'processo' delle Br, in cui si decise di ucciderlo, ma ne venne poi chiesta la liberazione in cambio del rilascio di otto componenti del gruppo XXII Ottobre. Nonostante il parere favorevole alla libertà provvisoria del gruppo, dato dalla Corte d'assise d'appello, il procuratore di Genova Francesco Coco si rifiutò di controfirmare l'ordinanza presentando ricorso in Cassazione. Il 23 maggio 1974 Sossi venne comunque liberato, e rientrò da solo in treno a Genova dal luogo del sequestro sulle colline di Tortona. Due anni dopo, l'8 giugno 1976 il giudice Francesco Coco venne assassinato assieme ai due uomini della scorta, Giovanni Saponara e Antioco Deiana, primo magistrato ucciso dalle Br.

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