Nadia Toffa, la mamma rivela: "Parlavamo sempre della sua morte"

Cronaca

In un’intervista a Grazia, Margherita Rebuffoni ha raccontato gli ultimi giorni della figlia, scomparsa lo scorso agosto a 40 anni. "Fino alla fine si è concessa un bicchiere di vino rosso e qualche sigaretta", racconta. "L’ultima notte le ho detto 'Vola amore mio'"

Con Nadia "parlavamo sempre della sua morte… mi diceva 'mamma ho l’impressione di avere a che fare con qualcosa di molto più grande di me'". Margherita Rebuffoni, la mamma di Nadia Toffa, ha raccontato in una toccante intervista al settimanale “Grazia" gli ultimi giorni della figlia, scomparsa lo scorso agosto a 40 anni: "Fino alla fine si è concessa un bicchiere di vino rosso e qualche sigaretta". 

"Perdere un figlio è devastante"

"Nadia negli ultimi tempi mi ha preso per mano, parlavamo spesso della morte, mi diceva che aveva l'impressione di avere a che fare con qualcosa di più grande”, spiega Margherita. Dopo la scomparsa della conduttrice delle Iene, è uscito il libro postumo "Non fate i bravi", con i pensieri di Nadia affidati alla madre. "Perdere un figlio è devastante - prosegue - anche se ne hai altri dieci, anche se credi di esserti preparata all'addio. La forza di andare avanti me l'ha data mia figlia. Nadia mi ha preso per mano e mi ha insegnato ad essere una donna forte e indipendente. Quando se ne è andata non ero più quella di prima”.

"L’ultima notte le ho detto 'Vola amore mio'"

Un calvario, quello affrontato da Nadia ma, dice la madre, “nonostante tutte le medicine che era costretta ad assumere le ultime analisi erano perfette“. Racconta poi di come negli ultimi mesi avesse voluto accanto a se solo la famiglia: "Quando è stato il momento di trasferirla in ospedale le ho detto una bugia, le ho detto che ero io quella che doveva ricoverarsi e che lei avrebbe dovuto accompagnarmi. In ospedale siamo sempre state vicine. Avevo l'impressione che non se ne andasse perché non voleva lasciarmi. L'ultima notte ho preso forza e le ho detto 'vola amore mio' e lei lo ha fatto”.

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