L’uomo, che si era barricato in un edificio comprensivo di una frazione di Foligno chiedendo di parlare con un magistrato, si è consegnato al procuratore di Spoleto. Gli alunni erano stati subito evacuati. Nessuno è rimasto ferito
L'uomo che si era barricato in una scuola comprensiva di una frazione di Foligno è uscito dopo circa un'ora, consegnandosi al procuratore di Spoleto. Tutti gli alunni dell'istituto erano stati subito evacuati e nessuno è rimasto ferito.
Voleva parlare con un magistrato
L'autore del gesto, che chiedeva di parlare con un magistrato, si è consegnato al procuratore di Spoleto Alessandro Cannevale, intervenuto sul posto. Al magistrato ha spontaneamente dato una cintura con dei fili e una scheda elettrica con la quale aveva minacciato di farsi esplodere, spiegando che era un falso ordigno non in grado di creare pericoli. Ha anche motivato il suo gesto con quelle che a suo dire erano difficoltà nel vedere regolarmente la figlia dopo essersi separato. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti.
Diceva di avere un ordigno
Secondo la prima ricostruzione, l’uomo si è barricato inizialmente con la figlia, minacciando di avere un ordigno. Gli alunni sono stati fatti subito allontanare e poco dopo anche la bambina è uscita dalla scuola. All'arrivo del procuratore, l'uomo, un italiano, si trovava in un'aula. I due hanno parlato e l'uomo è stato convinto ad uscire. Quindi è stato preso in consegna dalla polizia.
