Sanità privata, sospeso lo sciopero previsto per il 20 settembre

Cronaca

La decisione arriva dopo il riavvio della trattativa sul rinnovo del contratto e un incontro al ministero della Salute con il ministro Roberto Speranza. Nuovo faccia a faccia fissato per il 19 settembre

È stato sospeso lo sciopero nazionale nella sanità privata in programma per il 20 settembre. La decisione dei sindacati arriva dopo il riavvio della trattativa sul rinnovo del contratto. Ad annunciarlo sono stati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl in una nota, in seguito all'incontro al ministero della Salute con il ministro Roberto Speranza, la Conferenza delle Regioni e le delegazioni di Aris e Aiop.

La ripresa delle trattative

"Dopo gli scioperi, le mobilitazioni nazionali dei mesi scorsi e l'importante e positivo interessamento del ministro Speranza - scrivono i sindacati - abbiamo preso atto della volontà delle parti datoriali di riprendere le trattative, con un incontro il 19 settembre che avrà al centro il tema della valutazione delle disponibilità economiche utili alla sottoscrizione del Ccnl e la definizione del calendario di successivi incontri". I sindacati, però, precisano che nonostante sia stato sospeso lo sciopero, rimangono confermati "lo stato di agitazione e le mobilitazioni già concordate sui territori al fine di sostenere il tavolo e la vertenza nazionale".

L'obiettivo dei sindacati: un veloce rinnovo del contratto

Poi, un chiarimento sulle mosse future. Nel prossimo incontro, fanno sapere i sindacati, "con la definizione di un serrato calendario di appuntamenti, perseguiremo l'obiettivo di procedere celermente al rinnovo del contratto, per dare risposte e forza alle richieste delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della sanità privata accreditata che attendono venga esercitato il diritto al contratto dopo 13 lunghi anni di attesa".  "Il 25 settembre - concludono - abbiamo concordato di incontrarci nuovamente, alla presenza delle delegazioni del ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome", per consegnare elementi utili alla Conferenza delle Regioni "per intervenire con strumenti normativi che accelerino la risoluzione di questa fondamentale vertenza che riguarda le vite di 300mila operatori del settore".

Cronaca: i più letti