Roma, terrorismo: rientrato allarme su ricercato siriano. Aveva detto: "Andrò in paradiso"

Cronaca
Foto: Archivio Getty

Un 27enne risulta ricercato dalle forze di polizia dopo una segnalazione di un'intelligence straniera. In un primo momento era scattata l'allerta nella capitale per una telefonata intercettata in cui il giovane annunciava di essere pronto a un possibile attacco suicida

"Domani a Roma andrò in Paradiso". Erano state queste le parole che avevano fatto scattare l’allarme terrorismo nella capitale. Si tratta di una frase pronunciata da un giovane siriano e intercettata dall’Antiterrorismo ieri sera, 19 luglio. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l’allerta era stata diramata dalla questura a tutte le volanti della città. Un allarme comunque subito rientrato: gli accertamenti svolti dall'Antiterrorismo della Polizia, secondo quanto si apprende da fonti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, avrebbero consentito di escludere che il siriano sia in Italia.

Ricercato un 27enne siriano

Ad essere ricercato è un ragazzo siriano di 27 anni: il suo nome è stato segnalato da un'intelligence straniera, nell'ambito degli scambi di informazioni tra paesi alleati, alle autorità di sicurezza italiane. Si tratta di una delle tante segnalazioni vagliate dalle forze di polizia per trovare riscontri e che settimanalmente finiscono sul tavolo del Casa, il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, per un'analisi più approfondita. La questura di Roma aveva inviato a tutti i reparti una "segnalazione urgentissima di rintraccio" di un soggetto con due diverse identità, alla quale è allegata una foto. "Da accertamenti fatti nell'immediatezza è emerso che lo stesso si è registrato nel social network Facebook" con una delle due identità. "In caso di rintraccio del soggetto" la stessa questura ha chiesto a tutti gli agenti di "prestare la massima attenzione e procedere al controllo" contattando immediatamente la Digos.

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