Firenze, torri e fortezze cittadine aperte al pubblico per tutta l’estate

Cronaca
(Getty Images)

I monumenti del capoluogo toscano si svelano al pubblico fino a settembre. Tra percorsi e visite inedite. Ormai una tradizione, nata nel 2011

La Torre di San Niccolò, quella della Zecca, Porta Romana, ma anche il Baluardo a San Giorgio, la Fortezza da Basso e il Forte di Belvedere con la sua "stanza del tesoro". Anche per l’estate 2019 è tornata l'iniziativa che "apre" le torri e le fortezze di Firenze al pubblico.  

La "regina di Firenze"

L'iniziativa è nata nel 2011, con l’apertura di Torre San Niccolò, per poi crescere negli anni andando a includere un numero sempre maggiore di monumenti. Quello delle torri, porte e fortezze non è più solo un circuito - spiegano i musei Civici Fiorentini, responsabili dell'iniziativa - ma un vero e proprio “museo diffuso” della storia e dell’architettura della città, un racconto del centro storico, Patrimonio Mondiale Unesco. Le torri sono tornate ad aprirsi il 24 giugno, partendo dalla "regina" di firenze, Torre di San Niccolò. Sarà visitabile tutti i giorni fino al 30 settembre dalle 17 alle 20 (e dal 1 settembre dalle 16 alle 19. L’accesso include la visita guidata, che dai piedi della torre consente di raggiungere la cima seguendo un vero e proprio viaggio nel tempo e arrivando a godere di un incredibile panorama sulla città. Un’ascesa che quest’anno, per la prima volta, consentirà di ammirare dall’alto il grande lavoro di restauro e recupero delle Rampe del Poggi. Realizzate tra il 1872 e il 1876 nell’ambito del piano di allargamento dei vecchi confini cittadini, laddove un tempo sorgevano le mura difensive: mura di cui la porta di San Niccolò è oggi segno e testimonianza.

Tra torri e fortezze

Prendono il via anche le visite alle altre torri e porte cittadine, che vedranno protagoniste per tutta l’estate Torre della Zecca, Porta Romana – anch’esse parte, come San Niccolò, della cerchia muraria fiorentina realizzata a partire dal 1284 per volere della Signoria di Firenze – oltre al Baluardo San Giorgio. Al '500 appartengono le due grandi fortezze cittadine: la Fortezza San Giovanni – più nota come Fortezza da Basso – oggi sede di eventi fieristico-congressuali e in gestione a Firenze Fiera – e Fortezza San Giorgio – più noto come Forte di Belvedere e sede oggi di progetti espositivi di arte contemporanea. La progettazione della Fortezza San Giovanni fu affidata ad Antonio da Sangallo il giovane: destinata a una doppia funzione di difesa dai nemici esterni e interni, mostra ancor oggi gran parte dell’originaria struttura che ingloba anche la medievale porta Faenza. Durante la visite è possibile comprendere meglio l’architettura e le strategie difensive, ammirare la città dall’alto del mastìo e percorrere una parte del camminamento di ronda sotterraneo. Un percorso attraverso i secoli, dal medioevo alle trasformazioni Lorenesi fino alla rinascita grazie agli interventi di recupero e ammodernamento degli spazi. Per la prima volta in assoluto, al Forte di Belvedere, grazie alle visite guidate sarà possibile scoprire la “stanza del tesoro”, di solito chiusa al pubblico: un antro realizzato in prossimità di un profondo pozzo scavato nella collina in corrispondenza della palazzina centrale, un luogo segreto in cui era custodito il tesoro di famiglia dei Medici. Questa cripta era protetta anche da trappole mortali collegate al congegno di apertura: un sito carico di fascino e di mistero, che arricchisce il patrimonio di preziose testimonianze di architettura militare e civile promossi nel corso del Cinquecento dai governanti medicei. Da non scordare, infine, la Torre di Palazzo Vecchio e il camminamento di ronda, aperti tutti i giorni: la torre, attribuita ad Arnolfo di Cambio, accompagnata dal merlato Camminamento di ronda, è il compimento del primo nucleo del palazzo di governo, edificato tra Duecento e Trecento ed è stata fino a poco tempo fa chiusa ai visitatori. La Torre di Arnolfo, con i suoi 95 metri di altezza, svetta sulla città, costituendo uno dei suoi inconfondibili simboli e punti di riferimento.

 

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