Maturità 2019, le possibili tracce per la prima prova

Cronaca
La prima prova dell'esame di maturità si terrà il 19 giugno (Ansa)

Il Miur spiazzerà ancora gli studenti, come negli ultimi due anni, o tornerà ai grandi classici? Con i cambiamenti in vigore da quest'anno, una opzione non esclude l'altra

Come ogni anno, è il momento del toto-traccia. Quali saranno i testi scelti come spunto per l'analisi e i commenti della prima prova di maturità del 19 giugno? Scontato dire che non ci sono certezze: tuttavia si cercano indizi tra le simulazioni del Miur e gli autori scelti negli anni scorsi.

Sorpresa o grande classico?

Occhi puntati sulla tipologia A, cioè sull'analisi e l'interpretazione del testo. In questo caso, infatti, la scelta degli autori sarà centrale. Se dovesse essere rispettata la tendenza degli anni scorsi, potrebbero trovare spazio autori meno conosciuti e piuttosto recenti: nel 2017 i maturandi sono stati spiazzati da Giorgio Caproni e nel 2018 da Giorgio Bassani. L'indizio, però, si potrebbe leggere anche in senso opposto: visto che negli ultimi due anni ci sono state sorprese, il 2019 potrebbe essere la volta buona per un ritorno dei grandi classici. Il capo della commissione di esperti del Miur incaricata di preparare le tracce, Luca Serianni, ha indicato la possibilità di includere anche autori di fine '800 (il periodo considerato per i testi comincia dall'Unità d'Italia). Non è una certezza, quanto la volontà di allargare l'orizzonte oltre i grandi del '900. Tra i papabili, a questo punto, entrano anche Carducci e Verga.

Le simulazioni del Miur

Guardando alle simulazioni del Miur effettuate a febbraio e marzo, il ministero ha scelto Pascoli, Montale, Morante e Pirandello. Sarebbe quantomeno singolare che questi autori trovino spazio nella prova ufficiale: tuttavia si tratta di scrittori tendenzialmente molto studiati nel programma di quinta e quindi conosciuti dagli studenti. Le simulazioni indicano poi la possibilità di scegliere tra un testo poetico (come quelli di Pascoli e Montale) e uno in prosa (Morante e Pirandello). Per chi è orientato verso l'analisi del testo, la buona notizia è che – con le modifiche in vigore da quest'anno - gli studenti avranno a disposizione due alternative. Il che potrebbe far pensare, oltre che a due testi diversi, anche ad autori di epoche diverse: uno più recente e un classico, oppure una sorpresa affiancata a un nome più noto.

Le altre due tipologie

Praticamente impossibile fare un toto-tema per le altre due tipologie: testo argomentativo (tipologia B - tre opzioni di scelta) e riflessione critica su un tema d'attualità (tipologia C - due opzioni di scelta). In questi casi, il brano ha un peso specifico inferiore (soprattutto nell'analisi critica, dove è lo spunto di partenza verso l'elaborazione di un testo proprio) e le fonti a cui il Miur attingerà sono romanzi, saggi o articoli di giornale, cosa che forma una platea vastissima di testi possibili. L'unica possibile forma di previsione passa per gli anniversari "tondi": dieci anni fa, nel 2009, lo spunto per il tema storico, oggi sostituito dalla riflessione su un tema d'attualità, partiva dalla caduta del Muro di Berlino. La storia si ripeterà?  

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