San Vito di Cadore, masso sfonda il tetto di un rifugio: nessun ferito

Cronaca

L’enorme roccia, del peso di diverse tonnellate, si è staccata insieme ad altri sassi più piccoli dalle cime sopra il rifugio. L’unica persona presente nella struttura è uscita pochi istanti prima che il masso colpisse la sua stanza

Un enorme masso ha colpito questa mattina il rifugio Scotter-Palatini, a San Vito di Cadore, a 1580 metri di quota. Non ci sono feriti: all’interno della struttura c’era solo una dipendente - rimasta illesa - uscita pochi istanti prima che la sua stanza venisse colpita. La roccia, del peso di diverse tonnellate, è precipitata con una frana di sassi staccatasi dalle cime sopra il rifugio, sfondando il tetto e devastando la parte posteriore della struttura.

Sassi anche sulle piste da sci

Le prime rocce si sono staccate in nottata dalla Cima Belprà. Poi, verso le 7 del mattino, un rombo ha preceduto il masso più grande che ha centrato in pieno il rifugio. Altre scariche di sassi sono continuate successivamente, finendo fin sul tracciato della pista da sci sottostante. Oggi era il primo giorno di chiusura degli impianti a San Vito, dopo la stagione invernale. In altri giorni, quindi, le rocce sarebbero potute precipitare sul tracciato occupato dagli sciatori. Anche le strutture di sicurezza dell'impianto hanno subito danni. Sul posto, i geologi mandati dalla Provincia di Belluno, per le prime misure urgenti di salvaguardia. Si dovrà stabilire se il versante - dal quale spesso si staccano frane - sia o meno sicuro per gli abitati a monte del paese.

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