Compagni non vaccinati, genitori bimbo immunodepresso a Sky Tg24: scuola ha procrastinato

Cronaca

Il piccolo di 8 anni ha superato la leucemia ma non può tornare in classe perché alcuni alunni non sono vaccinati e per lui sarebbe un rischio troppo grande. La mamma: "Dalla scuola hanno sempre preso tempo. Molte mamme solidali"

Ha superato la leucemia, ma non può tornare a scuola perché alcuni dei suoi compagni di classe, figli di genitori no-vax, non sono vaccinati. Così, per lui, otto anni e immunodepresso a causa della malattia, sarebbe un rischio mortale rientrare nell'isitituto di Roma dove ha seguito le lezioni prima della malattia. La madre del bambino, a Sky TG24 racconta: "La scuola ha sempre procrastinato e preso tempo attaccandosi alla data del 10 marzo, data ultima come obbligo vaccinale".

"Ci hanno detto che era meglio se restava a casa"

Sono gli stessi genitori del bambino a spiegare la situazione partendo dal momento in cui hanno saputo della leucemia: "Ci hanno descritto la patologia, e ci hanno detto quello che sarebbe stato il percorso medico e cosa ci dovevamo aspettare. Fino a maggio 2020 dovrà continuare la chemioterapia, quindi sarà immunodepresso. Ad oggi - afferma la madre - la patologia è in remissione, non sappiamo se ne è del tutto uscito fuori, solo dopo quella data si vedrà cosa succede".

Ha via libera per la scuola ma non può tornare in classe

Per il piccolo di otto anni, dopo mesi di cure, è arrivato a febbraio il via libera per il ritorno a scuola, ma in realtà il bambino non può entrare in classe: "Su un plesso di 104 bambini 24 sembravano non essere a norma. Quello che sapevamo è che cinque compagni non avevano sanato il piano vaccinale. La scuola – denunciano i genitori – ha sempre procrastinato e preso tempo attaccandosi alla data 10 marzo". Secondo quanto testimoniato dai genitori del bambino, sarebbe stata la stessa scuola a consigliare un non ritorno: "Perché farlo tornare a scuola? Ma anche il prossimo anno non è meglio fare qualcosa a casa? ", queste sarebbero state le parole della dirigenza scolastica. Tuttavia, c’è chi è dalla parte del bambino: "Abbiamo trovato molte mamme subito solidali, alcune si sono proposte di far vaccini in più rispetto a quelle dell’obbligo di legge", hanno detto.

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