Normale di Pisa, rettore Barone si dimette dopo sfiducia studenti per sdoppiamento scuola

Cronaca
Vincenzo Barone (Fotogramma)

La decisione è dovuta alla mozione presentata per la vicenda legata a nascita della Scuola Superiore del Sud: un progetto contestato per modalità e la mancanza di trasparenza, poi tramontato a metà dicembre. "Interferenza indebita della politica", dice Barone a Sky tg24

Il direttore della Normale di Pisa, Vincenzo Barone, ha annunciato le sue dimissioni irrevocabili, che sono già pervenute al protocollo della Scuola. La decisione è maturata nella notte dopo che ieri pomeriggio Barone aveva annunciato che avrebbe valutato come comportarsi solo dopo aver appreso, nel corso del Senato accademico, i termini della mozione di sfiducia presentata dagli studenti. Una mozione nata a seguito della vicenda legata all'idea di "una Normale al Sud". Un progetto fortemente voluto da Barone, ma che non ha convinto la comunità normalista e parte del mondo politico pisano, e che alla fine è tramontato lasciando in piedi l'istituzione di una nuova scuola superiore universitaria indipendente alla Federico II di Napoli. Confermando le sue dimissioni, Barone ha detto ai microfoni di Sky tg24: "Dal punto di vista politico quello che non ha funzionato è stata un’interferenza indebita della politica locale sull’autonomia dell’università. Da un punto di vista interno della Scuola Normale mi è più difficile rispondere - ha aggiunto - perché l’affermazione che questo progetto non fosse noto è per me difficilmente accettabile: ne ho parlato in una prolusione, ci sono articoli di giornale documentati, abbiamo già aperto due dottorati in comune con Napoli, c’è un centro inter-universitario, stanno partendo un altro dottorato e un altro centro".

Il progetto e le contestazioni

Il 6 gennaio scorso 300 professori di università italiane e straniere avevano firmato un documento di sostegno al direttore Barone. Il progetto prevedeva per Napoli una sede della Normale dove realizzare, tra l'altro, corsi di astro-chimica, di blue economy, di beni culturali 2.0. Gli studenti fin da subito avevano contestato le modalità dell'ipotesi di "gemmazione" della Normale, lamentando "scarsa trasparenza su didattica, reclutamento e diritto allo studio". Anche alcuni docenti hanno duramente attaccato il direttore, contestandogli la "gestione" della vicenda per la "mancata trasparenza sull'operazione, con risposte fin troppo reticenti anche a precise domande e perché non c'è stata alcuna condivisione del progetto". Di parere contrario anche la Lega, con il sindaco di Pisa Michele Conti che si è opposto al progetto, naufragato poi a metà dicembre: la Scuola Superiore del Sud nascerà, ma non in gemellaggio con la Normale.

Barone a Sky Tg24: "Grande solidarietà fuori da Pisa"

Intervistato da Sky Tg24 Barone ha spiegato che “l’idea era avere una sperimentazione di un certo numero di anni in cui la Normale avrebbe fatto da incubatore a una nuova scuola sul suo modello a Napoli; alla fine della sperimentazione ci sarebbe stata una verifica e a fronte di una verifica positiva questa scuola sarebbe diventata indipendente”. In merito alla solidarietà ricevuta, il direttore ha detto: “Al di fuori di Pisa devo dire che la solidarietà è stata totale, ho una lettera del ministro che mi invita a non dimettermi, in più c’è stato un documento firmato da più di 300 intellettuali, c’è un sito fatto dagli studenti di Napoli che ha raccolto più di 500 firme”.

Chi è Vincenzo Barone

Barone era direttore della Normale dal 2016. Classe 1952, è un chimico e accademico attivo nel campo della chimica teorica e computazionale. Nell’ottobre scorso aveva ricevuto molta eco mediatica una sua denuncia contro il sessismo dell’università. "Ogni volta che si tratta di valutare o proporre il nome di una donna per un posto da docente, si scatena il finimondo”, aveva dichiarato.

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