Coldiretti, nel 2019 olio d'oliva straniero in 2 bottiglie su 3

Cronaca
Secondo Coldiretti è l'olio extravergine di oliva Made in Italy a subire gli effetti più pesanti del cambiamento climatico (Ansa)
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È quanto emerso dallo studio "Salvaolio" presentato in occasione della protesta degli agricoltori italiani, scesi in piazza di fronte al Ministero delle Politiche Agricole per denunciare la mancanza di misure in favore dell'olivicoltura nella legge di Bilancio

A causa del crollo dei raccolti nel nuovo anno le importazioni di olio d'oliva dall'estero sono destinate a superare abbondantemente il mezzo miliardo di chili. Il risultato? Sul mercato nazionale più di due bottiglie di olio di oliva su tre conterranno prodotto straniero. È questo l'allarmante quadro tracciato dallo studio "Salvaolio", realizzato da Coldiretti e presentato in occasione della manifestazione degli agricoltori italiani, scesi in piazza a Roma per denunciare l'assenza di misure in favore dell'olivicoltura nella Legge di Stabilità 2019.

Anno nero

Migliaia di agricoltori della Coldiretti si sono dati appuntamento in via XX Settembre, davanti al Ministero delle Politiche Agricole per protestare contro una manovra del governo che non prevede risorse da destinare all'olivicoltura nonostante una stagione da incubo, segnata dal calo record della produzione. Secondo quanto emerge dallo studio di Coldiretti, infatti, è l'olio extravergine di oliva Made in Italy a subire gli effetti più pesanti del cambiamento climatico, con una produzione praticamente dimezzata: 25 milioni di ulivi compromessi in zone particolarmente importanti per il settore hanno fatto stimare il raccolto in 200 milioni di chili, un valore vicino ai minimi storici. Tra le aree più colpite la Puglia (fiaccata dall'emergenza xylella), che ha fatto registrare un calo di 2/3 del prodotto con 90mila ettari di uliveti senza produzione. Ingenti anche i danni per il Lazio, dove le gelate di febbraio e marzo hanno dimezzato la produzione con un danno sulle piante stimato in 40 milioni di euro.

Il rischio frodi

"Con il crollo delle produzione nazionale e l'aumento degli arrivi dall'estero è evidente il rischio di frodi e sofisticazioni a danno del vero Made in Italy che colpiscono produttori agricoli e consumatori", ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. Il pericolo per i consumatori - spiega ancora l'associazione di rappresentanza agricola - è che nelle bottiglie di olio, magari vendute sotto marchi italiani ceduti all'estero o con l'etichetta della grande distribuzione si trovi prodotto straniero (tunisino, spagnolo o greco), spesso favorito da etichette in cui l'indicazione della provenienza risulta spesso illeggibile.

I consigli di Coldiretti

Il consiglio per non cadere nella trappola del mercato è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guadare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, ovvero quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane, oppure di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica, in cui è possibile assaggiare l'olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne così le caratteristiche positive.

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