Istituto Superiore di Sanità, altre due dimissioni ai vertici

Cronaca

Dopo il presidente Ricciardi, lasciano l’incarico Giuseppe Remuzzi, componente del Cda, e Armando Santoro, del Comitato scientifico, perché considererebbero non garantita l'indipendenza scientifica dell'ente. La ministra Grillo: "Nessuna interferenza nelle attività"

Dopo l’addio annunciato ieri dal presidente dell'Iss Walter Ricciardi, l'Istituto superiore di sanità deve fare i conti con altre due defezioni eccellenti: secondo quanto si apprende, hanno lasciato i propri incarichi anche Giuseppe Remuzzi, componente del Cda, e Armando Santoro, membro del Comitato scientifico. I due avrebbero deciso di lasciare il proprio incarico all'Iss perché considererebbero ormai non garantita l'indipendenza scientifica dell'ente, che è il primo istituto di ricerca pubblica in Italia e in Europa. Ma il ministro Grillo commenta: "Nessuna pressione o ingerenza da questo governo".

Le dimissioni del presidente

Ieri il presidente dell'Iss Walter Ricciardi ha convocato il consiglio di amministrazione dell'Istituto per informare che dal primo gennaio non sarà più presidente. Da giorni aveva inviato la lettera nella quale comunicava le sua decisione al ministro, fino ad arrivare alla formalizzazione pubblica. Il ministro della Salute Giulia Grillo ha accettato le dimissioni affermando che ora parte la fase commissariale, "per assicurare l'ordinaria amministrazione”. Un'uscita, quella di Ricciardi, formalmente senza polemiche, anche se erano note le divergenze di vedute su alcune questioni, prima fra tutte quella sui vaccini. Ricciardi aveva subito anche forti attacchi dalle frange no-vax, una posizione che gli aveva portato anche accuse di presunti conflitti di interesse. “Ritorno alle attività di ricerca, d'insegnamento e professionali con le quali penso di poter contribuire in modo produttivo allo sviluppo scientifico, economico e sociale del Paese", ha detto Ricciardi annunciando la sua decisione.

Grillo: "Nessuna interferenza. Chi accusa ne risponderà"

"Mai alcun atto di questo governo, a partire da quelli del mio ministero, ha interferito nelle attività dell'Istituto Superiore di Sanità, né condizionato l'indirizzo programmatico o scientifico", è la risposta dalla ministra della Salute Giulia Grillo alla notizia delle ultime due dimissioni. "Mai i ricercatori dell'Iss, il personale o i dirigenti hanno ricevuto pressioni rispetto al loro operato, nè mai io come ministro sono intervenuta per portare condizionamenti o ingerenze di alcun genere". Poi attacca: "Chi lancia accuse infamanti ne risponderà".

Ricciardi spiega la sua scelta

Oggi in un’intervista a La Stampa, Ricciardi ha spiegato che "partendo da una grave situazione di dissesto finanziario avevo il compito di risanare e rilanciare l'Iss. Obiettivo che ho raggiunto con otto mesi di anticipo. Per questo giudico esaurito qui il mio compito”. Ricciardi spiega di avere visto il ministro Grillo in questi sette mesi "in verità due sole volte. Non ho mai avuto problemi di tipo personale con lei, però certo non posso dire che in questi mesi ci sia stato un confronto". Infine, sull'azzeramento del Consiglio superiore di sanità: "Credo che un governo abbia tutto il diritto di scegliersi i tecnici e i consulenti che vuole", ma "non è il massimo liquidare senza mai averli visti in faccia 30 scienziati di fama nazionale e internazionale che hanno lavorato gratis per quattro anni. Sento parlare di nuovi nomi scelti dal basso. Mi auguro che vengano salvaguardate massima competenza e valore scientifico”.

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