Pisa, trova tartufo bianco di oltre 2 kg: è il secondo più grande di sempre

Cronaca
Archivio, Getty Images

La scoperta, avvenuta nei boschi di San Miniato, in provincia di Pisa, è di un trifolaio livornese. Potrebbe valere più di 50mila euro

Un tartufo bianco da oltre due chili e dal valore di decine di migliaia di euro, è stato trovato il 26 novembre dal 50enne Mauro Del Greco, di Livorno. Le colline di San Miniato, in provincia di Pisa, nascondevano questo “tesoro” da 2.010 grammi, il secondo tartufo bianco più grande mai scovato.

Un tartufo da record

In poche ore è uscito dai confini nazionali per essere, probabilmente, battuto a un'asta dove chi vorrà aggiudicarselo dovrà sborsare cifre da capogiro: non meno di 50mila euro. Il record attualmente spetta a un esemplare di oltre 2,5 kg ritrovato nel 1954.  Secondo indiscrezioni riportate da Agi la gigantesca pepita sarebbe già volata a Montecarlo. Mauro Del Greco, 50 anni, trifolaio di professione - si legge su Il Tirreno - ha tre cani. L'autore del ritrovamento è Enea, un lagotto di 7 anni: un cane esperto, che già in passato è stato capace di individuare tartufi di grande valore. Mai nessuno di queste dimensioni però.

Il racconto del ritrovamento

Del Greco ricorda con emozione ogni dettaglio di quei minuti: “Pensi, alla fine l'ho scavato tutto a mano”, racconta. “A un certo punto credevo fossero più tartufi insieme, non sarebbe stata la prima volta. Capita di trovare, anche se non frequentemente, piccoli nidi di pepite, una accanto all'altra, di dimensioni diverse. Credevo fosse questo il caso. Poi, però, piano piano, mi sono reso conto che si trattava di un pezzo unico, così ho proceduto lentamente, cercando di graffiarlo il meno possibile e mi sono trovato in mano un esemplare magnifico”. La giornata di “caccia”, mai così redditizia, si è chiusa all'istante. Del Greco ha lasciato velocemente i bosco di San Miniato ed è corso a pesare il tartufo: “L'ho messo in un secchio e sono corso a Livorno”, afferma. Sul luogo esatto del ritrovamento resta il mistero: i tartufai, si sa, sono gelosi dei propri percorsi e sulla tecnica della raccolta ognuno ha i suoi segreti.

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