Cyberbullismo, la campagna #cuoriconnessi2. 290 i casi denunciati alla Polizia nel 2018

Cronaca
La campagna è stata realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con Unieuro (Ansa, foto d'archivio)
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L'evento si è tenuto a Roma alla presenza del ministro dell'Interno Matteo Salvini e del capo della Polizia Franco Gabrielli. L'obiettivo dell'iniziativa è promuovere tra i giovani l'uso consapevole e responsabile di internet

Una campagna promossa dalla polizia per sensibilizzare i giovani sul problema del cyberbullismo. Il 9 novembre, all'Auditorium di Roma, è stata lanciata #cuoriconnessi2 un'iniziativa di "prevenzione itinerante" per promuovere tra i giovani l'uso consapevole e responsabile di internet. All'evento, davanti a 1.200 studenti romani, hanno partecipato il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il capo della Polizia Franco Gabrielli, che ha dichiarato: "Dobbiamo puntare su cultura e consapevolezza, un percorso ovviamente molto più arduo e complesso ma decisamente più produttivo. L'investimento più grande che stiamo facendo è nella prevenzione".

I numeri del cyberbullismo nel 2018

Durante l'evento sono stati presentati i dati relativi al fenomeno registrati nei primi mesi del 2018. Nello specifico è emerso che sono stati 290 i casi di cyberbullismo denunciati alla Polizia postale, che hanno portato alla segnalazione di 69 minorenni per aver diffuso immagini pedopornografiche. Altri 37 sono stati segnalati per sextortion, ossia il ricatto di diffusione di foto intime, e 164 per aver vessato, diffamato e molestato coetanei attraverso i nuovi media. "La platea delle possibili vittime o di quanti mettono in atto comportamenti scorretti - ha commentato il capo della Polizia Franco Gabrielli -  tenderà sempre ad aumentare. Quindi io non mi soffermerei tanto sui numeri come indice del problema. Il nostro sforzo non è limitare la vita nella rete, di cui siamo fan, ma insegnare come stare in rete".

Salvini invita i ragazzi a riflettere di più prima di postare in rete

Alla presentazione della campagna, realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con Unieuro, ha preso parte anche il ministro degli Interni Matteo Salvini che ha spiegato che "condividere è bellissimo", ammettendo di essere molto favorevole all'utilizzo di Facebook e Instagram, ma che è importante usare questi strumenti con attenzione. "Ragazzi - ha detto Salvini rivolto ai giovani - occhio, ve lo dico io che di foto che ci sono in rete me ne intendo un pò. E non ridete. Occhio quando mettete in piazza qualcosa, il mondo vi guarda", facendo riferimento ai rischi che foto o dati sensibili finiscano nelle mani sbagliate. "Quindi - ha concluso il vice premier - pensateci dieci secondi in più piuttosto che dieci secondi in meno a condividere telefoni, indirizzi, affetti, emozioni".

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