Treviso, rissa dopo un addio al celibato: un morto. Fermati due uomini

Cronaca
Il luogo dove è avvenuta la rissa (Ansa)
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La vittima è un ragazzo di 21 anni di origini moldave che insieme a una quindicina di amici stava parlando a voce alta in un parcheggio a Fontane, una frazione di Villorba. I rumori avrebbero irritato i vicini. Sette le persone ferite

Un giovane morto accoltellato e altri sette feriti. È questo il bilancio di una rissa scoppiata dopo i festeggiamenti per un addio al celibato. È successo la notte del 29 settembre a Fontane, una frazione di Villorba, in provincia di Treviso. Per l'accaduto sono stati fermati due uomini, uno di origini romene e uno di origini albanesi.

Un morto e sette feriti, tre in gravi condizioni

La vittima è un ragazzo di 21 anni di origini moldave. Luogo della lite un parcheggio di un condominio a Fontane di Villorba, dove sabato sera intorno alle 22.30 è arrivato un gruppo di una quindicina di giovani, tutti di origine moldava. Erano reduci da una festa per l'addio al celibato di uno di loro, e si sono fermati a chiacchierare, forse con un tono di voce troppo alto. A quel punto, dalla finestra di un appartamento sono giunte le proteste per rumori eccessivi da parte di due o tre uomini, con i quali il gruppo ha avuto un alterco, che si è trasformato in una vera e propria rissa. Gli aggressori si sono procurati dei coltelli e una volta scesi dalle scale nel parcheggio hanno iniziato a tirare dei fendenti tra i ragazzi, colpendo a caso. Tutto il gruppo si è sparpagliato nelle vie intorno al condominio, attirando l'attenzione dei residenti del posto. Alcuni sono riusciti a scappare, altri sono rimasti feriti. Il ferito più grave è morto poco dopo, mentre altre tre persone sono state ricoverate in gravi condizioni all'ospedale Ca' Foncello di Treviso.

Presunti aggressori fermati in pronto soccorso

I due uomini fermati erano subito scappati in automobile dal luogo dell'aggressione, ma poi si erano presentati al Pronto soccorso dell'ospedale di Treviso per farsi medicare alcune ferite. E proprio grazie alla segnalazione del personale medico, i militari della Compagnia dei carabinieri di Treviso li hanno individuati e bloccati. Gli accertamenti, coordinati dal sostituto procuratore Daniela Brunetti, hanno portato al fermo: i due sono stati portati in caserma, in cella di sicurezza. Per ora non hanno risposto alle domande dei carabinieri. Oggi è previsto l'interrogatorio da parte del magistrato.

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