Ponte Morandi in grave degrado, Toti: entro 5 giorni piano demolizione

Cronaca

L'annuncio del governatore ligure dopo che il procuratore di Genova ha confermato il deterioramento anche del moncone ovest. Ferrazza e Brencich lasciano la commissione ispettiva del Mit. Primi risarcimenti alle famiglie delle vittime. Ancora nessun avviso di garanzia

"Entro 5 giorni Autostrade per l'Italia presenterà uno o più piani per mettere in sicurezza l'area e procedere con il progressivo abbattimento dei monconi di Ponte Morandi" (CROLLO - FUNERALI - FOTO - VIDEO). L’annuncio è arrivato dal governatore ligure Giovanni Toti, commissario delegato per l'emergenza, dopo la riunione in Regione Liguria con Autostrade per l'Italia sulle misure di messa in sicurezza e abbattimento di quel che resta dei due tronconi di Ponte Morandi. Toti ha precisato anche che le “esigenze di giustizia” non intralceranno i lavori per la demolizione e la ricostruzione del Ponte e ha stimato che tra abbattimento e ricostruzione ci vorrà circa un anno.

Pilone 10 gravemente deteriorato

D'alta parte, secondo le verifiche effettuate, il pilone 10 - rimasto intatto - sarebbe in condizioni peggiori rispetto al 9, cioè quello crollato lo scorso 14 agosto. Con il procuratore di Genova che precisa: "È stato accertato uno stato severo di degrado anche del moncone del lato Ovest". Intanto Atlantia avvia le verifiche sugli effetti economici in caso di revoca della concessione da parte del governo. 

Abbattimento opera complessa

Lo smantellamento, non sarà però un’opera facile, che incrocerà diverse variabili, dal traffico alla presenza degli stabilimenti: "Anche se si procederà con esplosioni, per la demolizione del ponte, e non è detto che questo avvenga, al momento non sappiamo quanto questo impatterà sulle abitazioni sottostanti" ha detto il governatore della Liguria.

Nuove case consegnate agli sfollati

L’avanzare dei lavori avrà effetti anche sulla zona rossa che si modificherà in relazione al piano di smantellamento. " È un work in progress", ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci che ha anche annunciato che il numero delle case assegnate agli sfollati è salito a 19 ed ha ricordato che se alcune famiglie decidono di andare in affitto trovandosi una casa in maniera autonoma ha diritto al rimborso. Nei giorni scorsi era stato detto che il contributo era fino a 900 euro.

Brencich e Ferrazza lasciano commissione ispettiva

Intanto Antonio Brencich ha rassegnato ufficialmente le sue dimissioni da componente della commissione ispettiva del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che ha il compito di far luce sulle cause del crollo del ponte Morandi di Genova. Lo comunica in una nota lo stesso ministero ringraziandolo "per il lavoro fin qui svolto e per il gesto che mostra grande professionalità e sensibilità istituzionale". Il ministro Danilo Toninelli allo stesso tempo ha dato mandato per la revoca dall'incarico di presidente della stessa commissione per l'architetto Roberto Ferrazza, secondo ragioni di opportunità in relazione a tutte le istituzioni coinvolte in questa vicenda.

L'inchiesta

Sul fronte giudiziario, l'inchiesta vedrà nei prossimi giorni i primi indagati e nel registro potrebbero finire una ventina di persone. Ma per ora "non c'à nessuna lista di nomi", ha ribadito il procuratore di Genova, Francesco Cozzi, che insieme all'aggiunto Paolo D'Ovidio coordina l'inchiesta sul crollo affidata ai pm Walter Cotugno e Massimo Terrile. Il fascicolo resta quindi a carico di ignoti per i reati di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

Sequestrate sim e pc

L’acquisizione di atti procede a ritmo serrato. La Guardia di finanza è tornata per il secondo giorno consecutivo negli uffici di Società Autostrade a Genova, Firenze e Roma, dove ha sequestrato molto materiale. Tra questo, tutta la corrispondenza tra Autostrade e Ministero delle Infrastrutture relativa a ponte Morandi e la copia dei dati contenuti nelle sim di 15 cellulari di dirigenti, tra cui ci sarebbero anche i vertici della società, il presidente Fabio Cerchiai, l'ad Giovanni Castellucci e il direttore del tronco di Genova Stefano Marigliani: l'attenzione è puntata soprattutto sulle mail. Ci sono poi i pc ed è in atto la copia del server di posta elettronica, operazione che richiede almeno tre, quattro giorni di lavoro. Alcuni manager della società sarebbero anche stati sentiti come persone informate dei fatti.

Troncone ovest a rischio

Le carte prelevate ad Autostrade andranno messe in relazione anche con i rilievi sul troncone ovest del ponte: queste verifiche sono state fatte nelle ultime ore dai periti dei pm. Quelle sul moncone est, invece - da cui è emerso che il pilone 10, rimasto in piedi, ha un grado di deterioramento superiore a quello del pilone crollato - sono desunte dalle verifiche svolte da Autostrade per l'Italia e allegate al progetto esecutivo di consolidamento del ponte nell'ottobre 2017.

Ancora nessun avviso di garanzia

Il procuratore ha anche specificato che, per il momento, "non c'è stata nessuna richiesta di incidente probatorio". Una volta formalizzate le iscrizioni nel registro degli indagati, una richiesta al gip da parte dei pm per ottenere quella che in sostanza è un'anticipazione del contraddittorio tra le parti per cristallizzare le prove, è nelle cose. Per ora i periti della procura stanno andando avanti con la raccolta di reperti. "Se ponte Morandi dovrà essere abbattuto - ha detto il procuratore - chiederemo, attraverso i nostri consulenti, che venga fatto con modalità tali da salvaguardare materiale utile sul piano investigativo".

 

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