Verona, coppia gay denuncia: ci hanno insultato e preso a schiaffi

Cronaca
Foto d'archivio (Fotogramma)
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Due uomini stavano passeggiando mano nella mano vicino alla centrale Piazza Bra quando un gruppo di ventenni li ha insultati. Alla richiesta di spiegazioni sono stati spintonati e uno ha ricevuto un colpo in faccia. Polizia municipale: responsabile è fuggito nella folla

Una coppia gay ha denunciato di essere stata vittima di un’aggressione omofoba a Verona. I due uomini, entrambi veronesi di 59 e 23 anni, sposati in Spagna tre anni fa, hanno raccontato che sabato scorso, intorno alle ore 23, stavano passeggiando mano nella mano tra la centrale Piazza Bra e il palazzo della Gran Guardia, vicino all’Arena. Un gruppetto di cinque-sei giovani ventenni, dicono i due, li hanno insultati dicendogli “froci di m…", “femminucce”. Inizialmente la coppia ha lasciato perdere, ma visto che gli insulti proseguivano, sono tornati indietro per chiedere il motivo delle offese. “Un ragazzo mi ha dato uno spintone e poi ha colpito mio marito con una forte sberla”, ha raccontato una delle vittime. "Ci siamo allontanati chiedendo aiuto ad un vigile, che è intervenuto fischiando. Se fossimo rimasti lì, cosa ci avrebbero potuto fare?".

La doppia querela

La coppia ha presentato una doppia querela: la prima contro ignoti, per i responsabili dell'aggressione, l'altra che ipotizzerebbe un'omissione da parte degli agenti della municipale che, sostengono, "non ha identificato gli aggressori”. La polizia sta indagando sull'episodio, anche con l'ausilio delle telecamere di sicurezza presenti in zona.

Polizia municipale: giovane fuggito tra folla 

Il vicecomandante della Polizia municipale di Verona, Lorenzo Grella, ha spiegato: “i due agenti sono intervenuti dopo avere sentito urla, da una certa distanza. Uno dei due vigili si è anche frapposto ad un giovane che ha cercato di venire ancora a contatto con la coppia che diceva di essere stata aggredita, ma non c'è stato materialmente il tempo di identificarlo perché il ragazzo subito dopo è fuggito, dileguandosi tra la folla". All’Ansa ha spiegato che "sono state fasi concitate e i due agenti di pattuglia si trovavano a 250 metri dal luogo dell'aggressione, senza nessuna visione diretta di quello che era successo”.

Le reazioni del sindaco e del governatore Zaia

Dura la reazione del sindaco Federico Sboarina: "Ho sempre detto in altre occasioni che a Verona non è accettata alcuna forma di intolleranza e tantomeno di violenza. Attendo l'esito delle indagini per capire l'esatta dinamica dei fatti". Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha invece auspicato che "venga fatta al più presto chiarezza e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia. Non esiste una giustificazione per nessun tipo di violenza, né fisica né verbale".

Organizzata una passeggiata contro l'omofobia

Intanto le associazioni che si battono in difesa dei diritti degli omosessuali, il Circolo Pink e l'Arcigay, assieme a Rifondazione Comunista, hanno indetto per sabato prossimo una passeggiata collettiva a Verona "mano nella mano, contro l’omofobia". "Per i turisti Verona è la città dell'amore - sostengono - ma la realtà è ben diversa: un semplice gesto di affetto può costare molto caro. La coppia gay aggredita in Piazza Bra perché mano nella mano lo sa bene”.

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