Roma, rissa fra turiste alla Fontana di Trevi per un selfie

Cronaca
La Fontana di Trevi a Roma (Foto: LaPresse)
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Una ragazza olandese di 19 anni e una italo-americana di 44 anni si sono contese il luogo migliore per uno scatto. Hanno partecipato alla zuffa anche famigliari e amici: decisivo l'intervento delle Forze dell'Ordine

Una discussione iniziata per futili motivi tra una ragazza olandese di 19 anni e una italo-americana di 44 anni si è trasformata in pochi minuti in una rissa tra due famiglie di turisti in visita a Roma. Il motivo scatenante, a quanto pare, la conquista del posto migliore per farsi un selfie.

La rissa per un selfie

Solo grazie all'intervento dei Vigili urbani del I Gruppo ''ex Trevi'' è stato possibile sedare la lite violenta. È successo mercoledì 8 agosto intorno alle 19.30, nell'area di Fontana di Trevi. Ognuna delle due turiste voleva farsi un selfie in un preciso punto a ridosso della fontana, ritenuto il posto migliore per riprendere il monumento alle loro spalle. Le due hanno iniziato a spintonarsi e a scambiarsi schiaffi e pugni, con il supporto dei rispettivi familiari, che immediatamente hanno preso parte alla rissa.

L'intervento della Polizia

In totale 8 persone, tra cui tre ragazze minorenni, due statunitensi di 17 anni (figlia e amica di una contendente) e una tredicenne (sorella dell'altra), hanno partecipato alla rissa. Sono intervenuti a quel punto due vigili che si trovavano in servizio sulla piazza nel tentativo di calmare gli animi, ma la tregua è durata pochi minuti. Il gruppo ha infatti ripreso a picchiarsi, tanto che gli agenti hanno dovuto richiedere l'aiuto di altre due pattuglie. L'intervento dei colleghi ha così posto fine ad una lite che avrebbe potuto generare conseguenze ben più gravi dato il numero di persone coinvolte. I turisti, condotti presso gli uffici di via della Greca, hanno riportato solo alcune contusioni, per le quali non si è reso necessario l'assistenza medica. I protagonisti sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per violenza e minacce.

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