Incidente Bologna, 5 mesi per il nuovo ponte. Danni per 10 milioni

Cronaca

Solo il ponte dovrebbe costare circa un milione di euro, ne serviranno 5 per le concessionarie di auto distrutte dalle fiamme. Il ministro Toninelli: "No a disagi, guida assistita per ridurre incidenti"

Sta lentamente tornando alla normalità la situazione a Bologna dopo l'incidente che lunedì 6 agosto ha causato un morto e 145 feriti all'altezza di Borgo Panigale (LE FOTO) ma i danni provocati dall'incendio ammontano a 10 milioni di euro. Lo ha comunicato l'assessore alla protezione civile del Comune di Bologna Alberto Aitini: "Ci sono 5 milioni di euro di danni solo per le due concessionarie di auto, poi ci sono i negozi, le case. Contiamo i danni a due scuole della zona, in fase di quantificazione, alla sede del quartiere di Borgo Panigale. Danni anche all'illuminazione della zona". 

5 mesi per il nuovo ponte

E' stata riaperta la via Emilia e il raccordo dove è parzialmente crollato un ponte autostradale in seguito al rogo divampato dopo che un tir carico di gpl è piombato sulla colonna di auto che lo precedeva. L'autista alla guida del tir era esperto, ma dalle immagini si nota che non ha frenato. E Per ricostruire il ponte serviranno dai 3 ai 5 mesi, con una spesa di un milione, spiega il ministro dei Trasporti Toninelli assicurando che "non avremo disagi fino a settembre".

Toninelli: alleggerire traffico su gomma

Per evitare altri incidenti come quello di Bologna bisogna "alleggerire il traffico merci su gomma" e "dotare i tir di tecnologie" per ridurre al minimo il rischio di errore umano, ha osservato il ministro Toninelli, in Senato, annunciando di voler "incentivare l'installazione sui mezzi che trasportano merci pericolose di presidi di guida assistita" come dispositivi anticollisione, frenata automatica, controllo predittivo della velocita', in modo da evitare che rischino "ogni momento di trasformarsi in ordigni ambulanti".

Disastro colposo

La procura di Bologna ha aperto un'inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti per accertare la dinamica dell'incidente, di cui si vanno delineando meglio i contorni (IL CROLLO DEL PONTE: VIDEO). Si ipotizza che possa essere stato un colpo di sonno a tradire l'autista dell'autocisterna carica di Gpl che è stato il responsabile e l'unica vittima del gravissimo incidente. Nonostante la segnalazione della coda, Anzolin non sembra aver frenato e ha tamponato un Tir fermo che trasportava fusti di solvente, a sua volta piombato sopra una bisarca innescando il terribile effetto domino. 

Il polizziotto eroe: non siamo Rambo

Solo una ventina i feriti ancora ricoverati, tra cui i più gravi sono i pazienti ricoverati nei centri grandi ustionati a Parma e Cesena. Proprio all'ospedale Bufalini di Cesena ha fatto tappa ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha visitato il poliziotto-eroe 31enne Riccardo Muci, tra i primi a intervenire sotto il ponte dell'autostrada e a salvare le vite degli automobilisti facendoli allontanare. "Non siamo Rambo, il primo pensiero era salvare vite", ha raccontato l'agente salentino che ha riportato ustioni di secondo grado.

Conte: vigilare su standard di sicurezza

Il premier poi ha proseguito per Bologna dove ha fatto visita a due dei feriti più gravi. "Rispetto alla dinamica che si è prospettata e realizzata, quelle che potevano essere le conseguenze, possiamo ritenerci fortunati", ha detto Conte, "è stato un terribile incidente, ma i feriti sono tutti in via di guarigione. Voglio ringraziare la macchina dei soccorsi che e' stata fantastica. La mia presenza è un modo per essere vicino alle persone e ai familiari che hanno subito conseguenze". Per Conte "quel che bisogna fare sempre è vigilare sugli standard di sicurezza: vale per il trasporto su strada, ferroviario, a tutti i i livelli", eventualmente estendendo alcune regole previste per i trasporti eccezionali anche alle materie infiammabili.

 

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