Catania, postino getta 2mila lettere in una grotta

Cronaca
Secondo i carabinieri, tutta la corrispondenza faceva capo a un unico postino (Foto: Archivio Fotogramma)
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La piccola discarica è stata scoperta da un gruppo di escursionisti del Cai. I carabinieri hanno confermato che tutta la corrispondenza faceva capo a un unico addetto

Prendeva in carico le lettere ma, invece di consegnarle ai destinatari, le gettava in una grotta lavica. È questa la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Paternò che hanno denunciato un postino 21enne per violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza commesse da persona addetta al servizio delle poste, dei telegrafi o dei telefoni.

La scoperta del Club alpino italiano

Il punto in cui veniva abbandonata la posta, nella Grotta della Dinamite di Belpasso, in provincia di Catania, è stato scoperto il 26 luglio da alcuni escursionisti del Club alpino italiano (Cai), secondo quanto riporta la stampa locale. La corrispondenza riguardava istituti di credito, studi legali, compagnie assicurative e privati cittadini. I carabinieri, dopo il ritrovamento, hanno esaminato le buste e, sfruttando la collaborazione della società di servizi per la quale lavorava il 21enne, hanno rintracciato l'unico colpevole. Grazie ai sistemi di scansione digitali, infatti, è stato possibile ricondurre tutte le lettere e le raccomandate a un solo postino.

Tradito dallo scanner

A tradire il giovane sono stati i codici a barre e il palmare che trasferisce alla banca dati della sua società la tracciabilità della corrispondenza con luogo, data e ora del recapito. Mentre è immediatamente partita la denuncia nei confronti del ragazzo, il personale del Cai ha recuperato tutta la corrispondenza depositata sul fondo della grotta riempiendo sette sacchi di juta, posti sotto sequestro dai carabinieri su disposizione della Procura di Catania.

I comuni coinvolti

Al momento della scoperta, il sindaco di Belpasso Daniele Motta aveva sottolineato i diversi aspetti critici della vicenda. C'è infatti un tema ambientale: le lettere hanno inquinato "un luogo di pregio naturalistico". Ma c'è anche preoccupazione per le comunicazioni sensibili. Avvisi provenienti, ad esempio, da banche e Agenzia delle Entrate e mai ricevuti dai cittadini dei centri vicini alla grotta, come Misterbianco, Mascalucia, Gravina, San Gregorio, Paternò, Aci Bonaccorsi.

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