Reggio Calabria, mancano i gessi: pazienti medicati col cartone

Cronaca
Presso il pronto soccorso di Reggio Calabria dopo le 20 le fratture vengono curate con il cartone (Screenshot Sky)

Dal pronto soccorso del nosocomio calabrese arriva la denuncia dell'associazione dei medici ospedalieri della città: le attrezzature ci sono, ma sono inaccessibili dopo le 20. Il segretario Nazionale Anaao Assomed: in ospedale come in tempo di guerra

Mancano i medici, il personale paramedico e ora anche i gessi e i tutori. La situazione dell'ospedale di Reggio Calabria sembra molto critica, stando allla denuncia dell'associazione dei medici ospedalieri di Reggio Calabria. Chi arriva in ospedale con una frattura dopo le 20, viene curato con garze e pezzi di cartone. La vera medicazione viene rimandata al mattino dopo, alla riapertura del reparto ortopedia.

"In ospedale come i tempi di guerra"

"Come un ospedale da campo in tempo di guerra. Il risparmio elevato a sistema, l'arte di arrangiarsi a pratica terapeutica". Così il segretario Nazionale Anaao Assomed, Carlo Palermo, commenta l'utilizzo da parte dell'Ospedale di cartoni per trattare lesioni ossee al posto di più moderni dispositivi medici o del più tradizionale gesso. 

Francesco Benedetto, direttore generale dell’ospedale di Reggio Calabria, ha successivamente disposto un'indagine interna per fare luce sulla vicenda ed accertare eventuali responsabilità, e respinto le critiche: "Invito il dottor Palermo a venire all’ospedale e vedere se è un ospedale da campo".  Gaetano Topa, primario di ortopedia, ha invece spiegato che va considerato l'intero iter dell'intervento (qui i dettagli).

Una consuetudine

Secondo le testimonianze di numerosi pazienti che hanno subito gli stessi trattamenti, si tratta ormai di una consuetudine. L'associazione dei medici ospedalieri di Reggio Calabria ha denunciato l'esistenza dell'attrezzatura necessaria per curare i pazienti, resa inaccessibile dalla mancanza di personale che operi nel reparto di ortopedia. 

Un buco insanabile

La mancanza di operatori nella struttura ospedaliera costringe l'ospedale a chiudere anche il reparto ortopedia entro le 20, rendendo indisponibile l'utilizzo dei gessi sino al mattino successivo. La società sanitaria calabrese è da tempo commissariata a causa di un buco da 100 milioni di euro, che ha imposto al nosocomio dei tagli pesanti in tutte le strutture sanitarie della regione.

 

 

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