Anziana uccisa a Chiaravalle: arrestato vicino di casa

Cronaca
L'esterno del palazzo dove abitava Emma Grilli, uccisa il 17 luglio scorso (Ansa)
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La donna, 85 anni, è stata assassinata lo scorso 17 luglio. L’uomo arrestato dai carabinieri, affetto da ludopatia, avrebbe sottratto dei gioielli per rivenderli e spendere i soldi in giochi d’azzardo. È accusato di omicidio aggravato da futili motivi e rapina aggravata

L’avrebbe uccisa per rubarle dei gioielli, rivenduti poi per 400 euro, e spendere i soldi nel giochi d’azzardo (cosa è la ludopatia e come si manifesta). Un uomo di 57 anni è stato arrestato per l'omicidio di Emma Grilli, l'85enne uccisa a coltellate in casa a Chiaravalle (Ancona) il 17 luglio scorso. Si tratta del suo vicino di casa, affetto da ludopatia. L'arresto da parte dei carabinieri è avvenuto in esecuzione di un ordine di custodia cautelare del gip. L’uomo è accusato di omicidio aggravato da futili motivi e rapina aggravata.

Ossessionato dal gioco

Il 57enne arrestato dai carabinieri era un vicino di casa della vittima, residente nell’appartamento sopra quello della donna. Il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona Stefano Caporossi e il comandante del reparto operativo Americo Di Pirro hanno fatto sapere che l'uomo era stato in cura presso una comunità terapeutica da settembre 2017 fino al 30 aprile 2018 perché affetto da ludopatia. Ma la forte dipendenza dal gioco era riaffiorata recentemente. Per l’uomo, con il vizio dalle slot machine e in passato denunciato per avere rubato i gioielli di famiglia, il Tribunale aveva anche nominato un tutore.

La dinamica dell’omicidio

La vittima viveva in un appartamento di una palazzina vicina al centro storico di Chiaravalle insieme al marito 90enne, è stato lui a scoprire il cadavere. La donna era riversa sul lavandino della cucina, con varie coltellate al collo e al torace. Diverse ferite inferte alle mani testimoniavano inoltre il tentativo di Emma Grilli di difendersi dal suo assassino. Mentre non c’era alcun segno di effrazione sulla porta di casa, cassetti e portagioie risultavano aperti e rovistati.

Le indagini

Secondo i carabinieri, l’uomo accusato dell’omicidio avrebbe sottratto in totale due fedi nuziali, una catenina di oro bianco e due ciondoli, venduti poi a un Compro Oro per 400 euro. L’uomo li avrebbe portati nel negozio circa 30 minuti dopo l'aggressione esibendo, per poterli vendere, il suo documento di identità. In questo modo gli investigatori sono riusciti a risalire a lui. Ma sull'uomo si erano già concentrati i sospetti degli inquirenti in quanto aveva fornito dichiarazioni contraddittorie o non veritiere sui suoi movimenti nella giornata dell'omicidio.

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