Legionella a Bresso, individuati 2 campioni positivi. 26 i contagiati

Cronaca
Il batterio della legionella e l'ospedale dove sono morte le 3 vittime

Le analisi dell'Ats hanno riscontrato la presenza del batterio nell’acqua dell'abitazione di una persona contagiata e in una fontana pubblica. I casi di infezione sono 26: tre le vittime. Aperta un'inchiesta. Sala: controlli anche a Milano ma nessun segnale

Sono salite a 26 le persone per cui è stato accertato il contagio da legionella a Bresso, comune alle porte di Milano. Lo rende noto l'amministrazione comunale, precisando che "i casi hanno una distribuzione geografica prevalente, ma non esclusiva". "L'ultimo dato ci dice che 26 persone che vivono a Bresso negli ultimi 12-13 giorni hanno contratto il batterio della legionella, di cui tre purtroppo hanno perso la vita. La maggior parte dei ricoverati sono stati dimessi" ha spiegato in conferenza stampa il sindaco Simone Cairo. Sui casi di contagio è stata aperta un'inchiesta, ma il procuratore avverte: "Non è emergenza”. Il sindaco di Milano Sala: "Controlli anche da noi ma nessun segnale".

Due campioni positivi 

Intanto due campioni d'acqua sono risultati positivi alle legionella (COSA È) nel comune del Milanese: uno prelevato nell'abitazione di una persona contagiata e un altro in una fontana pubblica. L'esito dei primi controlli è stato annunciato dal direttore del dipartimento prevenzione dell'Ats di Milano.  "Finora delle 12 colture portate a termine in tre abitazioni, due sono negative e una è positiva, ma dobbiamo aspettare 7-10 giorni per avere il risultato definitivo”, ha detto il direttore del dipartimento prevenzione dell'Ats lombarda. Inoltre "da un esame rapido che dice sì o no è emerso che nella “fontana del mappamondo” c'è la legionella. Per il momento la carica batterica non è pura al 100%, ma di quanto non è pura lo sapremo tra 8-10 giorni”. Il sindaco Simone Cairo ha precisato che la fontana, che si trova in pieno centro, tra la sede del Comune e la chiesa principale, è "stata chiusa in via precauzionale" fin dai primi giorni dell'emergenza. In questi giorni i campionamenti dei tecnici si sono concentrati nelle case, ora partiranno anche negli esercizi commerciali che hanno impianti aerosol che potrebbero essere sorgenti di legionella.

L'inchiesta della Procura 

Secondo gli inquirenti milanesi,  che ieri hanno aperto un'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, la 'sorgente' del batterio potrebbe trovarsi proprio in "punti o luoghi di aggregazione". L'ipotesi, da quanto è stato chiarito, si basa sul fatto che le persone contagiate non abitano tutte esattamente nella stessa zona della cittadina e quindi la 'sorgente' del contagio potrebbe trovarsi in luoghi molto frequentati, come centri commerciali, banche o uffici postali, luoghi dove, tra l'altro, vengono molto utilizzati i condizionatori. Proprio nei condizionatori puo' annidarsi, infatti, la legionella.

Tre le vittime

Sono tre i morti per legionella a Bresso e almeno 26 le persone ricoverate per aver contratto l’infezione. Alcune di loro sono già state dimesse. E' da quattro anni che il batterio killer non colpiva: nel 2014 i casi furono 9. Il sindaco Simone Cairo ha già preso una serie di misure "in via precauzionale" e affisso cartelli con le 'istruzioni' ovunque. Anche al Pirellone è scattato il piano per cercare di individuare dove si annida il batterio che può uccidere (in genere chi è molto anziano o debilitato). A ciò si aggiunge un'indagine conoscitiva avviata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano che ha tenuto a precisare che "non si tratta di un'emergenza, anche se chiaramente sul fatto che la legionella si ripresenti ciclicamente faremo verifiche".

Sala: controlli anche a Milano ma nessun segnale

"Nella città di Milano non c'è preoccupazione" per il contagio da legionella, "stiamo facendo controlli ma non c'è nessun segnale", ha invece detto il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala. "Ho sentito il sindaco di Bresso per sapere se ha bisogno di aiuto e stiamo vedendo di mandare del personale dal Comune di Milano, anche solo per rispondere al telefono, perché servono più persone".

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