Aggressione Ostia, 6 anni a Spada per testata a reporter: "Fu mafia"

Cronaca
Roberto Spada ripreso mentre colpisce con una testata il reporter Rai (Ansa)
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A Ostia, il 7 novembre scorso aveva colpito con una testata e un bastone un giornalista e un cameraman Rai: i giudici hanno riconosciuto l'aggravante mafiosa. I pm avevano chiesto 8 anni e 6 mesi 

Condanna a sei anni. Riconosciuta l'aggravante mafiosa. E' questa la sentenza emessa dai giudici dell IX Sezione penale nei confronti di Roberto Spada per l'aggressione ad un giornalista della Rai, Daniele Piervicenzi e al cameraman, Edoardo Anselmi, avvenuta il 7 novembre scorso a Ostia. La procura di Roma aveva chiesto una condanna a 8 anni e 9 mesi.

Le scuse di Spada: "Mi vergogno di quello che è successo"

I due inviati del programma Rai erano stati aggrediti mentre si trovavano nel X Municipio di Roma per realizzare un servizio sulle elezioni a Ostia, comune sciolto tre anni fa per mafia. Si erano recati davanti alla palestra di Roberto Spada per domandargli del suo eventuale sostegno a CasaPound. Dopo l’arresto, il 16 novembre è stato deciso il trasferimento di Spada al carcere di massima sicurezza di Tolmezzo. Lo scorso aprile, durante il processo che lo vede imputato, l’uomo si era scusato per la testata: "Mi vergogno di quello che è successo. Chiedo scusa a tutti i giornalisti, ma di quei momenti non ricordo più nulla, ho visto tutto nero". "Non c'è giustificazione a quello che ho fatto – aveva aggiunto – Il giornalista avrebbe potuto dirmi di tutto, ma io non avrei dovuto reagire in quel modo".

Il maxi-processo

Roberto è fratello di Carmine Spada, detto 'Romoletto', il boss condannato a dieci anni per estorsione con l'aggravante del metodo mafioso. Il 6 giugno c'è stata la prima udienza davanti alla III corte d'Assise, chiamata a giudicare 24 persone considerate legate al clan familiare: tra gli imputati, anche Roberto Spada. Le accuse, a vario titolo, sono: associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, usura ed estorsione.

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