Maturità 2018, 1 alunno su 5 pensa di poter trovare le tracce sul web

Cronaca
Foto: Archivio Ansa
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Il sito Skuola.net ha svolto una ricerca per la Polizia di Stato sul tema delle fake news: il 20% degli studenti è convinto di riuscire a scoprire su Internet i titoli della prima prova, mentre il 25% crede di essere spiato dalle forze dell’ordine durante l’esame

Uno studente su cinque è sicuro di poter trovare le tracce della prima prova su Internet prima dell’inizio della maturità, mentre uno su quattro è convinto di essere spiato dalla polizia durante l’esame. Questi i risultati di una ricerca svolta da Skuola.net su un campione di circa 3mila studenti che hanno partecipato su base volontaria ad un sondaggio online. Il test è stato effettuato per la Polizia di Stato, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione rivolta ai maturandi contro "fake news, bufale e leggende metropolitane".

Maturità a rischio fake news

Anche in occasione dell’esame di Stato 2018 (TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE), tra gli studenti si diffondono informazioni errate in merito alle procedure d’esame. Secondo alcuni diventa così possibile conoscere le tracce in anticipo attraverso Internet, mentre per altri sorge la convinzione di essere controllato dalle Autorità durante lo svolgimento. "Se quest’ultima informazione, pur falsa, funge da deterrente contro l’utilizzo di strumenti tecnologici per alterare il risultato dell’esame - sostiene la Polizia in una nota - la ricerca di fantomatiche anticipazioni sui testi d’esame fa perdere tempo e denaro".

La campagna "Maturità al sicuro"

Per il decimo anno consecutivo, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, lancia la campagna di sensibilizzazione "Maturità al sicuro". L’obiettivo è quello di ridurre il fenomeno di fake news, bufale e leggende metropolitane ed evitare che gli studenti, oltre a perdere tempo, possano anche spendere inutilmente del denaro alla ricerca della "soffiata giusta". L’impatto di queste iniziative è dimostrato dai dati raccolti annualmente da Skuola.net per monitorare questo aspetto. Dal 2014 ad oggi, ad esempio, si può notare una riduzione del fenomeno: prima, infatti, il rapporto era di 1 su 3 ad essere convinto di poter conoscere le tracce d’esame in anticipo su internet.

Altre false credenze

Non solo tracce in anticipo, sono numerose le false credenze dei maturandi: il 48% teme di poter essere "perquisito" dai professori di commissione e circa il 18% crede che la scuola sarà "schermata" per impedire ai cellulari di connettersi ad Internet. Il 12% dei maturandi, invece, si aspetta di trovare commissari d’esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari. Se poi gran parte dei ragazzi è cosciente che utilizzare il telefonino equivale all’espulsione dalle prove d’esame (91%), rimangono incertezze su ciò che è ammesso o vietato durante la maturità. Per il 35% dei ragazzi, infatti, non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno, mentre la prova è in pieno svolgimento.

Direttrice polizia postale: "Cercare le tracce è una sterile distrazione"

"L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e per questo è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontare gli esami senza problemi, confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame", spiega Nunzia Ciardi, direttrice del servizio polizia postale e delle comunicazioni. "Le false notizie relative alla diffusione anticipata delle tracce d’esame in rete", prosegue, "possono portare invece sterili distrazioni e in un momento come questo, si corre il rischio di perdere la concentrazione necessaria e tempo prezioso".

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