Vino, sequestrati 150mila litri di Verdicchio di Jesi contraffatto

Cronaca
Il vino sequestrato era contenuto in damigiane da 5 litri (archivio Getty Images)
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Il prodotto, contenuto in damigiane con etichetta falsificata, era destinato a una catena di distribuzione attiva a Monteprandone, Marche, e a Perugia. Il consorzio annuncia una denuncia contro ignoti

Sequestrati 150mila i litri di vino bianco venduto in modo fraudolento come Verdicchio dei Castelli di Jesi doc. La confisca del prodotto, distribuito in damigiane da 5 litri con l'etichetta contraffatta, è stato portato a termine dal personale dell'Ispettorato della Tutela per la Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari di Emilia Romagna e Marche.

La denuncia contro ignoti

La confisca è arrivata dopo una segnalazione dell'Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), grazie a un'azione congiunta condotta anche grazie a Valoritalia Sop 21, ente terzo che si occupa della certificazione. Secondo quanto emerso dai controlli, il marchio sotto il quale veniva venduto il vino sarebbe risultato falso. Le autorità hanno reso noto che il prodotto falso sarebbe stato immesso nella piattaforma di una catena di distribuzione a Monteprandone e a Perugia. Dopo l'operazione, il direttore dell'Imt Alberto Mazzoni ha annunciato che "l'Istituto si costituirà parte civile e presenterà una denuncia contro ignoti".

Il Verdicchio di Jesi

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi è la principale doc marchigiana, che immette sul mercato circa 15 milioni di bottiglie l'anno con 401 viticoltori e quasi 2.200 ettari coltivati. Una produzione fortemente vocata all'export, soprattutto negli Stati Uniti, Nord Europa e Germania, forte di un progresso qualitativo generato anche dalla recente ristrutturazione dei vigneti (circa 600 ettari) e da 7 milioni di euro investiti in cantina dai soci Imt nell'ultimo anno.

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