Maltempo, raccolti a rischio in tutta Italia a causa delle piogge

Cronaca
Dall'inizio del 2018 il maltempo ha provocato 400 milioni di euro di danni nelle campagne italiane (archivio Fotogramma)
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Lo rivela l'ultimo monitoraggio della Coldiretti secondo cui le condizioni climatiche potrebbero aumentare i danni all'agricoltura, che dall'inizio dell'anno ammontano già a 400 milioni di euro

L'ultima ondata di maltempo in Nord Italia ha abbattuto piante, distrutto serre e danneggiato fino al 50% dei pascoli di montagna investiti dalle violente precipitazioni. Sono i risultati dell'ultimo monitoraggio diffuso dalla Coldiretti sulle conseguenze dei fenomeni meteorologici nel settentrione della Penisola.

Danni per 400 milioni di euro

Secondo la Coldiretti, una delle zone più colpite dal maltempo sarebbe la Lombardia dove le tempeste hanno investito in particolare la provincia di Bergamo. Qui fango e acqua hanno invaso aziende e magazzini con serre di fiori sventrate dal crollo di un albero di 30 metri sradicato dalla violenza del vento. In Veneto una bomba d'acqua ha colpito l'alta padovana fino a Vicenza bloccando le fasi di semina dei terreni. Il ritorno del maltempo - spiega la Coldiretti - con temporali violenti, forti venti e grandinate, con la frutta pronta per la raccolta, rischia di provocare danni irreversibili nelle campagne dove, dall'inizio del 2018, si è perso già un frutto su quattro e si contano danni per 400 milioni di euro a causa delle condizioni climatiche.

Raccolti a rischio in Italia

Le incertezze climatiche in Italia hanno portato anche a stime negative rispetto a diversi raccolti. Le pesche sarebbero in calo di oltre il 20% nel Mezzogiorno e del 15% al Nord. Le ciliege potrebbero subire una produzione inferiore fino al 30% rispetto al 2017. Ridotta anche - ha precisato la Coldiretti - la disponibilità delle susine mentre ci saranno circa il 20% di albicocche in meno nei frutteti in Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Piemonte e Calabria. Al nord l'arrivo di nuove precipitazioni rischia di bloccare i lavori nei campi che erano invece ripartiti negli ultimi giorni approfittando del sole che stava asciugando i terreni resi fradici dalle piogge. L'obiettivo è quello di di recuperare il 30% dei trapianti del pomodoro da salsa, il 25% delle semine del riso e il 15% di quelle del mais da trinciato che serve per il foraggio delle mucche. L'andamento anomalo di quest'anno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio - conclude la Coldiretti - con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.

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