Ilva, morte operaio: adesione massiccia allo sciopero

Cronaca
L'incidente è avvenuto al quarto sporgente del porto, dove il lavoratore stava sostituendo una fune ad una gru (LaPresse)

Alla manifestazione hanno partecipato i dipendenti diretti dello stabilimento di Taranto e quelli dell'indotto. I sindacati denunciano inadempienze nel settore dei controlli e chiedono maggiori investimenti in sicurezza per evitare altri incidenti

Lo sciopero indetto a Taranto dopo la morte di un operaio il 17 maggio, ha registrato una massiccia adesione. La protesta, indetta dalle segreterie territoriali Fim, Fiom, Uilm e Usb per chiedere responsabilità in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro durerà fino alle 15 del 18 maggio. Alla manifestazione sindacale hanno partecipato dipendenti diretti dello stabilimento Ilva di Taranto e dell'indotto. Proprio a quest’ultima categoria apparteneva la vittima di ieri, che ha perso la vita mentre svolgeva le sue mansioni per Ferplast, una ditta di carpenterie metalliche operante in appalto.

L’incidente

La disgrazia è avvenuta al quarto sporgente del porto, dove il lavoratore, di 28 anni, stava sostituendo una fune a una delle gru che scaricano i minerali. All’improvviso però, secondo le ricostruzioni, è saltato un ancoraggio e l’operaio è stato colpito in pieno dal bozzello del cavo d'acciaio. La procura di Taranto ha aperto un'inchiesta e disposto il sequestro della gru e nelle prossime ore verrà affidata l'autopsia.

"Inadempienze nel settore dei controlli"

Durante la giornata, i sindacati della Funzione Pubblica FP Cgil, FP Cisl e Uil Fpl e Pa di Taranto hanno denunciato "inadempienze nel settore dei controlli". "Quando abbiamo fatto presente la carenza di organico negli organi ispettivi e di monitoraggio dei percorsi normativi legati al D.Lgs 81/2008 (relativo a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) il silenzio è stato assordante, mentre quelle inadempienze, quei vuoti di controllo, generano il mostro di altri lutti, insopportabili, irricevibili ormai".

Contestato il sindaco di Taranto

Dopo l’incidente, il governatore pugliese Michele Emiliano ha proposto un'ispezione generale nello stabilimento da parte dei custodi giudiziari per disporre l'eventuale fermata dei reparti che dovessero essere ritenuti a rischio. Intanto nella giornata di ieri si è tenuta una riunione durante la quale i sindacati hanno chiesto al prefetto di farsi portavoce delle preoccupazioni degli operai per la mancanza di investimenti sugli impianti, molti dei quali considerati pericolosi. Alla riunione ha partecipato anche il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci che è stato contestato da un gruppo di manifestanti, al grido di "assassino". Oggi sono previste 24 ore di sciopero anche all'Ilva di Cornigliano (Genova) e le segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno deciso per questo pomeriggio, alle 17,30, il fermo contemporaneo in tutti i porti per manifestare solidarietà alla vittima. Per cinque minuti sarà attivato il suono delle sirene, perché, sottolineano i sindacati, "nelle aree portuali si continuano a registrare vittime sul lavoro".

Cronaca: i più letti