Raid Casamonica in bar a Roma, picchiata disabile. Indaga Dda

Cronaca
Un momento dell'aggressione del primo aprile nelle immagini delle telecamere del bar (Ansa)

Due esponenti della famiglia legata all'omonimo clan avrebbero aggredito una donna diversamente abile e il titolare dell'esercizio commerciale "colpevole" di non averli serviti per primi. È successo a Pasqua e la scena è stata ripresa dalle telecamere del locale

Sono entrati in un bar e hanno preteso di essere serviti subito. Quando questo non è successo, hanno iniziato a protestare e a picchiare una donna disabile che aveva contestato il loro atteggiamento. Poi è stata la volta del barista, anche lui aggredito. È accaduto il giorno di Pasqua in un bar in zona Romanina, periferia Est di Roma. Ad entrare in azione - come ha riportato Repubblica - sarebbero stati due membri del clan Casamonica. Dopo le percosse subite alla donna sono stati dati 20 giorni di prognosi, mentre all'uomo otto. Sulla vicenda indagano i magistrati della Dda: l'ipotesi è che gli inquirenti possano valutare di contestare l'aggravante mafiosa.

L'aggressione in due fasi

L'aggressione sarebbe avvenuta in due momenti a distanza di mezz'ora l'uno dall'altro. Secondo una prima ricostruzione, la donna portatrice di handicap ha protestato contro l'atteggiamento dei due membri del clan Casamonica e per questo è stata picchiata, anche con una cinghia. I due aggressori sono a quel punto usciti dal bar per poi tornarvi mezz'ora dopo. Avrebbero così cercato di colpire il barista prima con uno dei manici di metallo della macchina del caffè, senza riuscirci, e poi con delle bottiglie, questa volta "centrando" il bersaglio. I due aggressori hanno anche devastato il locale. Le scene sono state riprese da una telecamera posizionata sulla cassa del bar che inquadra l'intera area.

La paura del barista: "Temo vendette"

"Dopo quello che è successo loro continuano comunque a passare qui davanti tutti i giorni, non prendono più il caffè ma ci fanno vedere la loro presenza", racconta la moglie del titolare del bar. Mentre lui spiega: "Ora ho paura, sia per me che per i miei bambini. Temo che si possano vendicare. Loro quel giorno non volevano aspettare la fila e hanno detto 'Qui noi siamo i padroni, è tutto nostro'. Pensavo che la signora stesse con loro poi ho capito che stavano litigando e lei mi difendeva, ad un certo punto le hanno gridato anche ti ammazzo" .

Bar presidiato dalla Polizia, indaga la Dda

Il bar rimane aperto ma è presidiato da una volante della Polizia e due vetture con agenti in borghese. Da subito gli inquirenti hanno vagliato le immagini registrate all'interno del locale grazie alla telecamera presente sulla cassa. Inoltre, sull'accaduto sono state presentate alla polizia due denunce. L'indagine, intanto, è stata affidata alla Dda (direzione distrettuale antimafia) e gli inquirenti potrebbero valutare di contestare l'aggravante mafiosa agli uomini coinvolti nell'aggressione.

Raggi: "Inaccettabile". Minniti: "Atti non rimarranno impuniti"

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha manifestato solidarietà nei confronti dei titolari del bar teatro dell’aggressione: "Uniti contro la criminalità. Le immagini dell'aggressione dei Casamonica nei confronti di una donna disabile e un barista sono inaccettabili. Le istituzioni non abbassano lo sguardo. #FuoriLaMafiaDaRoma", ha scritto su Twitter. Mentre il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha commentato: "Atti di questo tipo non possono rimanere impuniti. Ho telefonato al capo della polizia Franco Gabrielli al quale ho chiesto una risposta ferma e tempestiva".

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