Milano, espulso cittadino egiziano: aveva contatti con foreign fighter

Cronaca
Foto d'archivio (Fotogramma)
Fotogramma-Volante-Polizia

L’uomo, 29 anni, è stato rimpatriato al Cairo. Nel 2015 era stato segnalato alla polizia perché ritenuto vicino ad un jihadista marocchino, poi andato a combattere in Siria. Questo è il 35esimo provvedimento di espulsione dall’inizio del 2018

Un cittadino egiziano di 29 anni, residente a Milano, è stato espulso con provvedimento firmato dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, "per motivi di sicurezza dello Stato". L’uomo è già stato rimpatriato con un volo decollato dall'aeroporto milanese di Malpensa e diretto verso Il Cairo. A darne notizia è il Viminale. Il 29enne era stato segnalato alla polizia già nel 2015 per contatti con un foreign fighter marocchino, anch'egli residente a Milano prima di partire per la Siria, con il quale era in contatto su Facebook. 

Incline a compiere azioni individuali 

Secondo quanto emerso dalle indagini, il 29enne di origine egiziana era stato individuato dal jihadista per la sua visione radicale dell'Islam e il suo sostegno ideologico all'autoproclamato Stato islamico. Inoltre, sembra che l’uomo avesse mantenuto rapporti via web con un altro foreign fighter, sempre marocchino, probabilmente deceduto tra il febbraio ed il marzo 2016 nel corso dei combattimenti nella città siriana di Homs, in Siria. Con questo provvedimento sono 35 le espulsioni dall'Italia eseguite dall'inizio del 2018. Mentre sono 272 quelle eseguite dal primo gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti vicini agli ambienti dell'estremismo religioso.

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