Giovane ucciso a coltellate nel Salernitano: confessa coetaneo fermato

Cronaca
Foto d'archivio (Fotogramma)

Il 19enne Antonio Alexander Pascuzzo era sparito il 6 aprile a Buonabitacolo. Il suo corpo è stato ritrovato in una scarpata. Un 18enne ha ammesso l’omicidio, compiuto per impossessarsi di un modesto quantitativo di droga: è in stato di fermo di indiziato di delitto

Un ragazzo di 18 anni è in stato di fermo dopo aver confessato l'omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo, il 19enne scomparso dal 6 aprile scorso a Buonabitacolo, nel Salernitano, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto nel primo pomeriggio del 14 aprile dai volontari della Protezione civile intervenuti insieme ai carabinieri di Sala Consilina, in una scarpata vicino al fiume Peglio.

Il fermo dell'indiziato

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro (Potenza) ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per il giovane ritenuto il responsabile dell'omicidio. L'indiziato, incensurato ed apprendista macellaio, ha ammesso di aver ucciso Pascuzzo la sera stessa della sua scomparsa, utilizzando un coltello per impossessarsi di un modesto quantitativo di marijuana, detenuta dalla sua vittima. Il giovane fermato è stato portato nel carcere di Potenza.

Il 6 aprile la scomparsa

Pascuzzo è stato ucciso con sette coltellate ricevute nella zona toracica e dorsale. Sul suo corpo sono stati rinvenuti "diversi e profondi fendenti in varie regioni del tronco". Il giovane era uscito da casa nella tarda serata del 6 aprile. Da allora di lui non si era saputo più nulla, nonostante le ricerche delle forze dell’ordine e di alcuni volontari che erano proseguite anche nei giorni successivi. Il 18enne viveva a Buonabitacolo da qualche mese con il padre e lo zio, dopo essere rientrato dal Perù dove attualmente vive la madre separata dal padre. Qualche tempo fa era finito in manette per spaccio di droga.

Cronaca: i più letti