Roma, sciopero di massa a Capodanno: assolti 3 vigili

Cronaca
Foto d'archivio: LaPresse
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La notte di san Silvestro 2014, più di 800 agenti non si presentarono in turno al lavoro per improvvisi problemi di salute. Per tre di loro, oggi, arriva l'assoluzione dall'accusa di rifiuto di obbedienza e interruzione di pubblico servizio

Su mille agenti della Polizia locale di Roma Capitale, nella notte di Capodanno 2015, oltre 800 non si presentarono al lavoro. Partì un’inchiesta. A circa tre anni di distanza tre degli agenti che quella notte ebbero improvvisi problemi di salute, sono stati assolti dall’accusa di rifiuto di obbedienza e interruzione di pubblico servizio. L'Organizzazione sindacale della Polizia Locale annuncia di voler agire legalmente contro l'Amministrazione Comunale per “i danni causati alle persone e all'immagine del Corpo”.

I fatti

Era la notte fra il 31 dicembre 2014 e il primo gennaio 2015. Centinaia gli agenti della polizia locale di Roma che non si presentarono al lavoro “per improvvisi problemi di salute”. Di questi in 17 furono sottoposti a decreto penale di condanna da parte del Tribunale, mentre agli altri fu contestata la presentazione dei certificati medici. Con le tre assoluzioni di oggi, restano solo due gli agenti ad essere sottoposti a decreto penale in attesa che venga discussa l'udienza di appello. Sono sette i vigili che invece sono stati rinviati a giudizio per i certificati medici. Per quel che riguarda i tre assolti oggi, secondo l'ipotesi d’accusa, si sarebbero resi irraggiungibili nonostante "fossero stati inclusi su base volontaria nei turni di reperibilità in base all'ordine del giorno del 30 dicembre 2014 del Comando del Corpo”. Avrebbero dunque spento il cellulare su cui avrebbero ricevuto la chiamata dal Comando. In questo modo "si rifiutavano indebitamente di eseguire l'ordine di presentarsi per assumere immediatamente servizio”, causando così l'interruzione del servizio di ordine pubblico in occasione del Capodanno.

L’assoluzione

A dare notizia dell'assoluzione dei tre vigili è l'Ospol, l'Organizzazione sindacale della Polizia Locale, che adesso promette azioni legali contro il comune di Roma. Secondo il sindacato, questa vicenda e l’inchiesta avrebbero causato danni alle persone e all'immagine del Corpo perché la questione sarebbe stata trattata “con grande superficialità e mancanza di certezze".

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